
È stato richiesto il rinvio a giudizio per un uomo di 35 anni, cittadino ecuadoriano, accusato di maltrattamenti in famiglia ai danni della madre. La vicenda, documentata dagli atti raccolti dai carabinieri di Umbertide, si protrae da oltre dieci anni e descrive una situazione familiare segnata da episodi ricorrenti di violenza fisica e verbale, aggravata dall’abuso di alcol e sostanze stupefacenti.
Condotte violente e consumo di stupefacenti
Secondo quanto ricostruito nelle indagini, l’uomo avrebbe avuto ripetuti atteggiamenti aggressivi nei confronti della madre, culminati in spintoni, schiaffi e lanci di oggetti durante violenti litigi. Tali condotte sarebbero state scatenate dai tentativi della donna di aiutarlo ad abbandonare il consumo di droga e alcol.
Un’auto per la droga: l’accordo con un dominicano
Gli atti dell’inchiesta evidenziano anche un episodio risalente al 2023, in cui l’uomo avrebbe stipulato un finanziamento bancario per conto di un cittadino dominicano, acquistando un’automobile destinata a essere ripagata in stupefacenti del valore di 300 euro mensili. La ricostruzione è stata confermata dalla madre in sede di sommarie informazioni testimoniali.
Un passato già segnato da problemi giudiziari
Le tensioni tra madre e figlio non sarebbero un fatto isolato. Gli investigatori riferiscono che già in età minorile l’uomo aveva manifestato comportamenti devianti, tra cui un furto per il quale ha scontato una pena detentiva. Col tempo, la situazione si sarebbe aggravata in modo progressivo.
Uno stato costante di ansia e paura
Dalle dichiarazioni raccolte emerge che la donna avrebbe subito un progressivo stato di ansia e insicurezza. In più occasioni ha riferito di ricorrere a gocce tranquillanti e, pur ammettendo di temere per la propria incolumità, ha scelto di rimanere nella propria abitazione.
Episodi di violenza anche fuori casa
Ulteriori dettagli forniti dai carabinieri riportano che il figlio sarebbe tornato a casa in più circostanze con segni di percosse subite altrove. In particolare, viene segnalata un’aggressione subita in discoteca mentre difendeva il compagno da un furto, episodio che ha richiesto un intervento chirurgico.
Il quadro accusatorio e le prossime fasi
Il pubblico ministero Franco Bettini, nel capo di imputazione, sottolinea le “condotte abituali” di maltrattamenti, descrivendo un quadro fatto di insulti, urla, danneggiamenti e violenze fisiche. L’imputato, difeso dall’avvocato Roberto Rossi, risulta attualmente in libertà. La richiesta di rinvio a giudizio sarà ora esaminata dal giudice dell’udienza preliminare.
