Mancini: “Per la Sampdoria ci sarò sempre”
Manfredi? Non l’ho sentito. Con Evani e Lombardo dall’inizio avremmo fatto i playoff”
Calciomercato.com riporta le dichiarazioni dell’ex tecnico della nazionale campione d’Europa nel 2021
Dopo la retrocessione in Serie C, la Sampdoria prova a raccogliere i pezzi. A parlare è Roberto Mancini, consigliere del club ed ex bandiera blucerchiata, che ha lanciato un messaggio di vicinanza ai tifosi e alla società. “Il momento è difficile, il più difficile. Però i tifosi della Sampdoria sono tifosi speciali da sempre e sapranno essere vicini alla squadra e alla società anche in questa circostanza. A loro dico quello che diceva Paolo Mantovani, finché i tifosi della Sampdoria canteranno, non avremo problemi per il futuro”.
Mancini Sampdoria
IL PARERE DEL MANCIO – “Se Evani e Lombardo ci fossero stati dall’inizio, la Samp avrebbe fatto i playoff” prosegue Mancini a Il Secolo XIX. “Ma ormai non ha più nessun senso parlare di queste cose. Bisogna invece metabolizzare quello che è successo, rimboccarsi le maniche e sperare che le cose possano velocemente migliorare”.
TIFOSI – “Sono i tifosi migliori del mondo, lo saranno sempre, lo saranno anche in Serie C. Sono sicuro che la squadra potrà contare sempre sul loro appoggio”.
AMBIENTE DELUSO – “Ed è comprensibile, la Sampdoria non è mai stata in questa categoria, è ovvio che chi tifa per la Samp adesso sia abbattuto”.
RAPPORTO COL CLUB – “Io per la Sampdoria ci sarò sempre, l’ho detto e lo ribadisco. Però purtroppo non posso più giocare”.
PRESIDENTE MANFREDI – “No, non ci siamo sentiti. Credo che il momento sia molto complicato, lo è per tutti…“
SERIE C – “Io non sono un esperto di Serie C, è una categoria che non conosco. La Serie B è già un torneo molto complicato, so che la Serie C lo è ancora di più. Ci vogliono le conoscenze adatte, le competenze adatte, però adesso è presto per andare oltre”.
L’APPELLO – “Sarebbe quello di restare uniti più che mai. Di questo adesso c’è bisogno: di compattezza e unità”.
CONTATTI COL FIGLIO – “Sì certamente, ci siamo sentiti. Se abbiamo parlato del suo futuro? No, come si fa adesso? È troppo presto, non sono trascorse nemmeno ventiquattro ore, adesso non è certo il momento di pianificare ma soltanto quello di metabolizzare quello che è successo per provare a ripartire. Bisogna sperare che dopo anni difficili, difficili come non ce ne sono mai stati, possa invece iniziare un periodo nuovo”.
I MOTIVI DELLA RETROCESSIONE – “Non sta a me giudicare cosa è stato o non è stato fatto. Io ho seguito soltanto un po’ di allenamenti nell’ultimissima parte della stagione, non posso sapere le dinamiche all’interno della società”.
LA RISONANZA ALL’ESTERO – “Il calcio è anche questo, purtroppo ogni tanto accadono queste cose. Ha fatto scalpore perché la Sampdoria è una società molto importante. Lo è a livello nazionale ma anche a livello internazionale per cui ovunque, anche all’estero, si parla della sua retrocessione in Serie C”.
FUTURO – “Chiamate dall’estero, ad esempio dall’Inghilterra? Non ancora, no”.
PRESIDENTE MANFREDI – “No, non ci siamo sentiti. Credo che il momento sia molto complicato, lo è per tutti…“
Mancini: “Per la Sampdoria ci sarò sempre”
L’APPELLO – “Sarebbe quello di restare uniti più che mai. Di questo adesso c’è bisogno: di compattezza e unità”.
SERIE C – “Io non sono un esperto di Serie C, è una categoria che non conosco. La Serie B è già un torneo molto complicato, so che la Serie C lo è ancora di più. Ci vogliono le conoscenze adatte, le competenze adatte, però adesso è presto per andare oltre”.
