Fonte foto: Domenico Larizza
La sindaca di Siderno Mariateresa Fragomeni scelta dalla Direzione Investigativa Antimafia per il suo impegno nella legalità e la sua resistenza alle intimidazioni mafiose.
Tra tutte le sindache d’Italia, è stata scelta proprio lei. Mariateresa Fragomeni, prima cittadina di Siderno, entra nel Calendario DIA 2026 dedicato alle donne che hanno scelto la legalità come destino, come impegno quotidiano, come atto di resistenza civile. Un riconoscimento che non celebra solo un ruolo istituzionale, ma un modo di stare al mondo: schiena dritta, voce ferma, nessuna concessione alla cultura mafiosa.
Un Comune che rinasce dopo il commissariamento
Siderno è un Comune che porta addosso le cicatrici del commissariamento per infiltrazioni della ’Ndrangheta. Quando Fragomeni si è insediata, sapeva perfettamente di entrare in un territorio complesso, segnato da equilibri fragili e da un passato che non si lascia dimenticare facilmente. Eppure ha scelto di esserci, di assumersi la responsabilità di guidare una comunità che aveva bisogno di fiducia, di normalità, di un futuro possibile.
Da allora, le intimidazioni non sono mancate: auto di servizio incendiate, un proiettile lasciato sul davanzale del municipio, pressioni sotterranee e tentativi di condizionamento. Segnali chiari, brutali, che miravano a spezzare il coraggio e a isolare chi prova a cambiare le cose. Ma Mariateresa non ha arretrato.
La democrazia non si negozia
Ha difeso un principio semplice e radicale: la democrazia non si negozia. Non si baratta con nessuno, men che meno con le mafie. È un principio che in Calabria, e non solo, richiede una forza speciale: quella di chi sa che ogni scelta può avere un prezzo, ma decide comunque di farla.
A lei va la nostra gratitudine. Perché in un Paese che spesso lascia soli gli amministratori più esposti, questo riconoscimento vale doppio. Ed è un promemoria per tutti: la lotta alle mafie passa dalle istituzioni, dai territori, da chi non arretra. Da chi, come Mariateresa Fragomeni, sceglie ogni giorno la legalità come forma più alta di resistenza civile.
