Fonte immagine: Club Napoli Castellabate
A Napoli sembra non poterci mai essere una via di mezzo. Viviamo in una città dove gli estremi si intersecano, si mischiano, bene e male vanno a braccetto. All’unisono sembra muoversi anche lo stato di animo, in primis dei cittadini, in secundis dei tifosi azzurri, spesso guidati da una stampa che tende colpevolmente ad enfatizzare la notizia, sia essa positiva sia essa negativa. Un esempio è il passaggio che fa sul punto il giornale “La Repubblica”, che interviene proprio sull’argomento, a seguito dell’amichevole persa dal Napoli.
I dubbi di Repubblica: “Tanti prospetti e nessun campione, tranne De Bruyne che pare avulso dal contesto”
Prosegue la preparazione del Napoli a Dimaro sotto la guida di Antonio Conte, mentre sul fronte societario si lavora agli ultimi ritocchi di mercato. Il direttore sportivo Giovanni Manna e il presidente Aurelio De Laurentiis sono impegnati a completare la rosa dopo i cinque innesti già ufficializzati.
Dopo la sconfitta in amichevole contro l’Arezzo, non sono mancate alcune le critiche
In particolare, l’edizione odierna di Repubblica ha espresso perplessità sul mercato condotto finora dal club azzurro fino a questo momento: “Tanti prospetti e nessun campione già fatto, però. Unica eccezione l’opportunità colta con De Bruyne, a sua volta però lontano dalla sua miglior forma e avulso per ora dal contesto”, si legge sul quotidiano.
Il monito di Repubblica: “Napoli è cantiere aperto, più realismo e meno euforia”
Più realismo e meno eccessi di euforia: questo il monito dell’edizione odierna di Repubblica invita a ridimensionare gli entusiasmi e ad adottare uno sguardo più lucido sulla situazione in casa Napoli: “Più realismo e meno eccessi di euforia, insomma, che avevano viceversa caratterizzato l’incontro di domenica sera in piazza tra i fedelissimi presenti in Trentino e 4 giocatori: Di Lorenzo, Spinazzola, Buongiorno e Juan Jesus. Pure loro si erano fatti prendere un po’ la mano con qualche risposta ad effetto e cullare dall’idea di alzare automaticamente l’asticella.
Il Napoli è un cantiere e deve proseguire a testa bassa il suo percorso di costruzione, con l’obiettivo di migliorare l’organico
Non inganni lo scudetto vinto. La rosa era incompleta nella scorsa stagione – nonostante il sofferto e meritato trionfo finale – e lo si capisce dai tantissimi interventi del club sul mercato: indispensabili per potenziare il gruppo qualitativamente e numericamente. Per questo era impensabile che potessero ripartire a razzo.”
L’invito ad un maggiore equilibrio
Se è vero come dice il noto quotidiano che ci voglia più equilibrio nella valutazione critica sul Napoli e sul suo mercato è allo stesso modo indiscutibile che non può, una semplice amichevole estiva, condizionare in tal modo un giudizio. Appare difatti chiaro che il Napoli stia operando nel migliore dei modi sul mercato, mettendo sul piatto soldi veri mai disgiunti da idee e progetti chiari. Discutere De Bruyne è quantomai assurdo, parlare di campioni assenti presuppone che ci si dimentichi che stiamo pur parlando dell’immutata compagine Campione d’Italia. Quindi equilibrio sì, ma da parte di tutti, stampa compresa.
