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Pace duratura Medio Oriente: Trump annuncia una firma ufficiale e invoca speranza per tutte le parti coinvolte

“Penso che sarà una pace duratura, si spera una pace eterna. Pace in Medio Oriente.” Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha commentato l’accordo tra Israele e Hamas all’inizio di una riunione del gabinetto alla Casa Bianca. L’intesa prevede il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
Una firma ufficiale per celebrare l’intesa
Trump ha annunciato l’intenzione di compiere un viaggio celebrativo, con una tappa in Egitto per la “firma ufficiale” dell’accordo. “È un grande giorno per il mondo arabo e musulmano, per Israele e per gli Stati Uniti d’America”, ha scritto anche su Truth Social, sottolineando il ruolo dei mediatori di Qatar, Egitto e Turchia.
Un accordo che apre alla speranza
La sua dichiarazione, semplice ma potente, apre una riflessione più ampia: può davvero iniziare una fase di pace stabile in una regione segnata da decenni di conflitti? Il rilascio degli ostaggi e il ritiro delle truppe israeliane sono passi concreti, ma restano aperti i nodi sul disarmo, sulla governance di Gaza e sulla ricostruzione.
Tra solennità e memoria storica
Trump ha parlato di “trattamento equo per tutte le parti” e ha invocato la benedizione per i costruttori di pace. Il tono è solenne, quasi profetico, ma la storia insegna che la pace in Medio Oriente non si misura solo con le firme, bensì con la capacità di trasformare gli accordi in fiducia reciproca e cambiamento duraturo.