La pace tra Russia ed Ucraina sembra più vicina dopo le notizie relative al piano di pace elaborato dall’amministrazione Trump. La patata bollente, tuttavia, sembra essere passata nelle mani di Zelensky. Il leader ucraino fa fatica a convincere i colleghi di governo su più che probabili cessioni territoriali. Anche l’UE non appare del tutto convinta dal piano.
Pace, UE: “I confini non devono essere modificati con la forza”
“Accogliamo con favore i continui sforzi degli Stati Uniti per portare la pace in Ucraina. La bozza iniziale del piano in 28 punti include elementi importanti che saranno essenziali per una pace giusta e duratura. Riteniamo pertanto che la bozza costituisca una base che richiederà ulteriore lavoro. Siamo pronti a impegnarci per garantire che la pace futura sia sostenibile. Siamo chiari sul principio secondo cui i confini non devono essere modificati con la forza. Ci preoccupano le limitazioni proposte alle forze armate ucraine, che renderebbero l’Ucraina vulnerabile a futuri attacchi. Ribadiamo che l’attuazione degli elementi relativi all’Unione europea e alla Nato richiederebbe il consenso rispettivamente dei membri dell’Ue e della Nato. Cogliamo l’occasione per sottolineare la forza del nostro continuo sostegno all’Ucraina. Continueremo a coordinarci strettamente con l’Ucraina e gli Stati Uniti nei prossimi giorni”.
La dichiarazione congiunta della diplomazia europea
Quanto scritto è l’estratto di una dichiarazione congiunta firmata dal presidente del Consiglio europeo, António Costa, dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dal cancelliere della Germania Friedrich Merz, dal presidente della Francia Emmanuel Macron, dal primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal primo ministro della Spagna Pedro Sánchez, dal presidente della Finlandia Alexander Stubb, dai capi di governo di Paesi Bassi, Irlanda, Norvegia, Canada e Giappone Dick Schoff, Micheál Martin, Jonas Gahr Støre, Mark Carney, Sanae Takaichi. Insomma, l’Europa è per la pace, ma che sia condivisa anche con i vicini di casa dell’Ucraina.
