 
                Foto: Adunata Alpini Biella
Nell’omelia per una messa di ordinazione, Prevost ha lanciato un messaggio ai sacerdoti. In precedenza aveva incontrato le associazioni umanitarie in Vaticano
Nell’omelia della messa per l’ordinazione di nuovi undici sacerdoti della diocesi di Roma, Papa Leone XIV ha chiesto all’intera classe sacerdotale “la trasparenza della vita. Vite conosciute, vite leggibili, vite credibili. Riporta Tgcom24, stiamo dentro il popolo di Dio, per potergli stare davanti, con una testimonianza credibile. Insieme ricostruiremo la credibilità di una Chiesa ferita, inviata a un’umanità ferita. Non siamo ancora perfetti, ma è necessario essere credibili”, ha aggiunto.
“L’amore del Cristo ci possiede, è un possesso che libera e che ci abilita a non possedere nessuno. Liberare, non possedere”, ha sottolineato Prevost. Durante una precedente Udienza a San Pietro, Papa Leone ha ricevuto una delegazione dell’Ong Mediterranea Saving Humans, assieme ad altri movimenti e associazioni laiche e cattoliche dell’Arena di Pace.
Il messaggio di Leone XIV alla Chiesa francese
Nel suo messaggio alla Conferenza episcopale francese, il Pontefice ha sottolineato l’importanza per la Chiesa di camminare “coraggiosamente sotto i venti contrari e talvolta ostili dell’indifferentismo, del materialismo e dell’individualismo”. Prevost ha poi invocato l’intercessione di tre santi canonizzati cento anni fa: San Giovanni Eudes, San Giovanni Maria Vianney e Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo. Leone XIV ha quindi espresso “l’auspicio che queste celebrazioni non si limitino a evocare con nostalgia un passato che potrebbe sembrare finito, ma che risveglino la speranza e ispirino un nuovo slancio missionario.
Dio può, attraverso l’aiuto dei Santi che vi ha donato e che voi celebrate, rinnovare le meraviglie che ha compiuto nel passato. Santa Teresa non sarà forse la patrona delle missioni proprio nelle terre in cui è nata? San Giovanni Maria Vianney e san Giovanni Eudes non sapranno forse parlare alla coscienza di molti giovani della bellezza, della grandezza e della fecondità del sacerdozio, suscitarne un desiderio entusiasta e dare loro il coraggio di rispondere generosamente alla chiamata, in un momento in cui la mancanza di vocazioni si fa sentire nelle vostre diocesi e i sacerdoti sono messi a dura prova?”.

 
             
         
         
        
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