Il Campionato si allinea alla Tredicesima Giornata con la roboante vittoria del Como 5 a 1 a Torino. La squadra di Cesc Fabregas è ora sesta, da sola, in Classifica. Avendo superato la Juventus, costretta al pareggio da una Fiorentina rediviva, in un match molto combattuto. Gli spunti che lascia questo turno di campionato sono molti. In primis, un coriaceo Napoli si sbarazza, piuttosto facilmente, di un Atalanta arrendevole. Ed in palese difficoltà per almeno 60 minuti, al cospetto della squadra di Conte.
Il Bologna, vittorioso fuori casa ad Udine, per 3 a 0, non fa quasi più notizia: è una squadra che si sta abituando a competere stabilmente per alti traguardi (per ora nazionali) nelle prime posizioni e con una filosofia di calcio ben delineata, ottimamente guidata da Mister Italiano. La Juventus, pur non perdendo la trebisonda, ha smarrito la verve che l’aveva caratterizzata nelle prime giornate di campionato. E sembra involuta nella manovra e nel gioco. Non sarà semplice il compito di Spalletti nel dare una riconoscibilità precisa al gioco della Juve.
E’ una squadra in divenire, a cui, forse, manca un grande regista, a Centrocampo, che la guidi. E concludo col Derby di Milano, dove l’Inter, per l’ennesima volta, crea, costruisce, gioca bene e poi si smarrisce. Mister Allegri cercava una vittoria, oltre che di prestigio, nella stracittadina, che restituisse forza e convinzione al Milan. Che sembrava, invece, averla persa nelle ultime partite. Il Milan non ha giocato bene, ma ha giocato da squadra attenta a non lasciare spazi, a pressare per tutto il campo, anche coi suoi campioni. Ed a segnare quando doveva.
Ha subito resistito all’onda d’urto nerazzurra. E ha colpito nel momento opportuno. Senza le coppe Europee, credo che i Rossoneri siano tra le squadre maggiormente candidate alla vittoria finale. Un’ultima annotazione a margine del campionato ed una riflessione finale sulla VAR: ne hanno parlato in tanti. E, forse, se ne parla troppo. Ma vorrei capire qual’è il suo scopo…
Uno strumento a supporto degli Arbitri, per dirimere episodi controversi? Oppure una sorta di elaboratore, generato dall’Intelligenza Artificiale? Che ha il compito di sostituire completamente il Direttore di Gara? Generando, con eccessi di protocolli regolamentati, sempre più confusione e incertezza? Il campionato è ancora lungo e più equilibrato che mai. Vedremo che cosa ci riserveranno le prossime sfide.
A cura di Pier Paolo Porta
