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Qualificazione Mondiali: gli Azzurri espugnano Chişinău con due reti nel finale e restano in corsa
L’Italia soffre, spreca, ma alla fine colpisce. A Chişinău, gli Azzurri di Gennaro Gattuso superano la Moldavia per 2-0 grazie a due colpi di testa nel finale firmati da Gianluca Mancini e Francesco Pio Esposito. Una vittoria fondamentale in ottica Qualificazione Mondiali, arrivata al termine di una gara più complicata del previsto.
Primo tempo: dominio sterile e tante occasioni sprecate
L’Italia parte forte e costruisce subito diverse occasioni: al 6’ Raspadori si divora il vantaggio da posizione favorevole, mentre al 10’ Scamacca impegna severamente Kozhukhar su punizione. Il portiere moldavo è protagonista anche al 38’, quando nega il gol a Tonali con un intervento prodigioso.
Gli Azzurri mantengono il possesso e collezionano corner (ben 9 nella prima frazione), ma la mira è imprecisa: Cambiaso e Cristante sfiorano il palo, Buongiorno calcia fuori di un soffio, e Zaccagni non trova mai il varco giusto. La Moldavia si affaccia raramente, con Postolachi che al 33’ spreca l’unica vera occasione dei padroni di casa.
Secondo tempo: cambi decisivi e gol nel finale
La ripresa si apre con un’Italia ancora propositiva ma imprecisa. Gattuso cambia volto alla squadra con gli ingressi di Retegui, Politano, Dimarco e soprattutto Francesco Pio Esposito. La Moldavia perde Reabciuk per infortunio e si affida ai lanci lunghi, ma senza impensierire seriamente la retroguardia azzurra.
Il forcing italiano si concretizza solo nel finale: all’88’ Dimarco pennella dalla sinistra e Mancini svetta in area per l’1-0. Passano quattro minuti e su punizione dalla trequarti, ancora Dimarco serve un pallone perfetto per Esposito, che di testa firma il raddoppio al 90+2’.
Considerazioni finali
Una vittoria meritata ma sofferta, che conferma i limiti offensivi dell’Italia ma anche la profondità della rosa. Gattuso può sorridere: i tre punti avvicinano sensibilmente gli Azzurri alla Qualificazione Mondiali, ma servirà maggiore cinismo nelle prossime sfide.
