Foto: Vatican News
Referendum, in Campania tra le affluenze più basse d’Italia
Affluenza bassa per il referendum che presenta quesiti su lavoro e cittadinanza. Si vota oggi 8 giugno e domani, 9 giugno, fino alle 15. Alle ore 12 in Italia aveva votato il 7,45 per cento degli aventi diritto italiani, ma in Campania i dati sono ancora più bassi. La regione si ferma al 5,85 per cento. Tra i dati più bassi del Paese. Peggio hanno fatto solo Molise, Calabria, Basilicata, Sicilia e Trentino Alto Adige. Tra le province campane, Napoli è quella che fa registrare il valore migliore, con 6,46, mentre fanalino di coda è Caserta con 4,8 per cento.
Per fare in modo che il rererendum sia valido deve andare a votare il 50 per cento più uno degli aventi diritto. Un risultato che, al momento, sembra irraggiungibile. Di seguito, riporta Napoli Today, ricordiamo i cinque quesiti referendari per cui si vota.
1- Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti
2- Norme sui licenziamenti individuali
3 – Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni
4 – Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
5 – “Volete voi abrogare l’articolo 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole “adottato da cittadino italiano” e “successivamente alla adozione”; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: “f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.”, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza?”. Propone di dimezzare da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana.

            
        
        
        
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