Fonte immagine: comune.albino.bg.it
I cinque referendum che riguardano cittadinanza e lavoro si terranno l’8 e il 9 Giugno prossimi. Oltre al dimezzamento degli anni (da 10 a 5) per ottenere la cittadinanza, essi chiederanno agli italiani di esprimersi su quattro quesiti sul lavoro. Questi riguardano contratti precari, subappalti e licenziamenti, cancellando in quest’ultimo caso alcune norme del Jobs act.
Sono referendum abrogativi, molto importante il quorum
Trattandosi di referendum abrogativi, la validità è legata alla partecipazione. Saranno validi se al voto andrà la metà più uno degli aventi diritto. Ciò permetterà il raggiungimento del quorum. Come spesso è avvenuto negli ultimi anni, perciò, la domanda non è tanto se gli italiani siano favorevoli o contrari, ma se andranno o meno a votare. E gli ultimi sondaggi sul tema sono piuttosto pessimistici.
Gli ultimi sondaggi
La rilevazione più recente (16 maggio) è quella effettuata da Demopolis, scrive “Il Sole 24 Ore”. Solo il 46% degli intervistati dichiara di essere a conoscenza dei referendum. Un altro 19% sa che ci saranno ma non sa so su che cosa si voti. E infine il 35% non ne ha sentito parlare. Solo il 30% degli italiani dice che andrà a votare, mentre il 56% dice di no. Anche considerando un 14% di indecisi, insomma, non ci sarebbero margini al momento per raggiungere il quorum del 50% più uno. La stima sull’affluenza al momento sarebbe tra il 31% e il 39%.
La posizione dei partiti
Nella maggioranza prevale la linea dell’astensione per far fallire il raggiungimento del quorum. Pd, M5s e Avs sono invece mobilitati per la partecipazione al voto e per il sì ai quesiti (con l’eccezione del M5s che sul referendum sulla cittadinanza ha lasciato libertà di voto).

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