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Le elezioni regionali in Campania, dopo l’ufficializzazione della candidatura di Roberto Fico a Governatore, scuotono il centrosinistra. Calenda, dal Forum Ambrosetti di Cernobbio, fa sapere che non appoggerà la sinistra in quasi tutte le partite regionali. Se Elly Schlein, Angelo Bonelli e Matteo Renzi sostengono una linea unitaria, Calenda funge da vero e proprio guastatore.
Regionali Campania, Calenda un guastafeste
Così il leader di Azione: “Per me Roberto Fico è quasi tutto il male di questo Paese”. Carlo Calenda fuma una Marlboro rossa. È appena terminato il panel delle opposizioni a Cernobbio e il leader di Azione ha interpretato il ruolo del guastafeste. Non appoggerà la sinistra in quasi tutte le partite regionali. Nel Partito democratico si lanciano occhiate: “Recuperarlo? Ma avete sentito cosa ha detto dentro?”
Il botta e risposta Bonelli-Calenda
“Calenda ha fatto una scelta di campo – ha attaccato Bonelli – oggi sedeva al panel delle opposizioni, ma ha detto che il governo ha fatto bene, probabilmente doveva stare al ‘panel’ della maggioranza”. Calenda, punto sul vivo, ha risposto per le rime: “L’unica cosa peggiore del populismo è il cretinismo. Bonelli&C rappresentano la garanzia di una vittoria perpetua della Meloni”, ma il botta e risposta ha messo in evidenza quello che fotografano con chiarezza le alleanze del campo largo nelle regioni al voto. Dove Azione, per la stessa ammissione del suo leader, non è presente con il campo largo in alcune regioni ‘chiave’: “Fico non lo sosterrò mai – ha ribadito –, così come Tridico. Sono dei populisti che non hanno mai gestito niente e quando hanno gestito, nel caso di Tridico, propongono solo il reddito di cittadinanza”
Così ha concluso Calenda

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