
Fonte foto: Roma Today
Rinvio sentenza Grillo: dolore e rispetto in aula, nuova data il 22 settembre
Il processo per stupro di gruppo a carico di Ciro Grillo e tre amici, che avrebbe dovuto concludersi con la sentenza nella giornata di oggi, è stato rinviato al 22 settembre. La decisione è arrivata in seguito a un grave lutto che ha colpito il Presidente del collegio giudicante: il figlio ventiduenne del magistrato è morto ieri a Roma, investito da un convoglio della metro B.
La tragedia ha scosso profondamente l’ambiente giudiziario e ha inevitabilmente influenzato l’andamento del processo, uno dei più seguiti degli ultimi anni. Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, e tra le ipotesi al vaglio della polizia c’è anche quella del gesto volontario. Tuttavia, al momento non si esclude alcuna pista.
Una sospensione inevitabile
La sospensione dell’udienza è stata comunicata questa mattina, quando il tribunale avrebbe dovuto pronunciarsi sulla vicenda che vede imputati Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, e tre suoi amici. I quattro sono accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane italo-norvegese, avvenuta nel luglio 2019 in una villa in Costa Smeralda.
La Procura aveva chiesto ieri una condanna a nove anni per ciascuno degli imputati, ritenendo le prove raccolte sufficienti a dimostrare la responsabilità penale. L’udienza odierna avrebbe dovuto ospitare le controrepliche delle difese, seguite dalla camera di consiglio e dalla lettura della sentenza.
Il cordoglio dell’avvocato difensore
In un clima di profonda commozione, l’avvocato Alessandro Vaccaro, difensore di uno degli imputati, ha espresso il proprio cordoglio per la tragedia che ha colpito il giudice. “In momenti così, tutto il resto passa in secondo piano. Quale serenità può avere chi deve affrontare la perdita di un figlio? Nessuna”, ha dichiarato ai giornalisti presenti.
Le parole dell’avvocato riflettono un sentimento condiviso da tutte le parti coinvolte nel processo, che hanno accolto con rispetto e comprensione la decisione del rinvio. Il dolore personale del magistrato ha prevalso sulla necessità di chiudere un procedimento che ha già richiesto anni di indagini, testimonianze e dibattiti pubblici.
Un processo sotto i riflettori
Il caso Grillo ha attirato l’attenzione mediatica sin dalle prime fasi, non solo per la gravità delle accuse, ma anche per il coinvolgimento del figlio di una figura politica di rilievo. La vicenda ha sollevato interrogativi sul consenso, sulla cultura dello stupro e sul ruolo dei social media nel plasmare l’opinione pubblica.
Nel corso del processo, sono emersi dettagli controversi, tra cui video girati dagli imputati e testimonianze contrastanti. La giovane vittima ha raccontato di essere stata abusata mentre si trovava in stato di incoscienza, mentre le difese hanno sostenuto la consensualità del rapporto.
Prossimi passi
La nuova udienza è stata fissata per il 22 settembre. In quella data, le difese avranno modo di presentare le loro controrepliche, dopodiché i giudici si ritireranno in camera di consiglio per deliberare. La sentenza, attesa da tempo, potrebbe arrivare entro la stessa giornata.
Nel frattempo, il tribunale ha espresso vicinanza al Presidente del collegio, rispettando il suo dolore e garantendo che il processo proseguirà con la dovuta serietà e imparzialità.