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La Corte d’Appello di Roma ha confermato la condanna nei confronti di Francesco Bidognetti. L’esponente del clan dei casalesi aveva minacciato di morte lo scrittore Roberto Saviano e la giornalista Rosaria Capacchione, cronista de Il Mattino. Bidognetti, esponente di spicco del clan dei casalesi già condannato all’ergastolo, aveva intimidito i due giornalisti insieme al suo legale Michele Santonastaso. Alla lettura della sentenza, Saviano non ha trattenuto le lacrime. Il giornalista è apparso visibilmente scosso dal pronunciamento che ribadisce la responsabilità degli imputati già riconosciuta in primo grado.
Roma, le reazioni di Saviano alla sentenza
Saviano ha definito la sentenza di oggi come «la più importante» della sua vita. Lo ha detto ieri a “Il Corriere della Sera”. I due, Bidognetti e Santonastaso, erano accusati di minacce aggravate dal metodo mafioso. Le minacce si verificarono durante uno dei processi più importanti sulla camorra, noto con il nome di “Spartacus”. Queste erano contenute in un documento che l’avvocato Santonastaso lesse durante l’udienza del 13 marzo 2008 e che era firmato da Bidognetti e da Antonio Iovine, un altro boss che poi decise di collaborare con la giustizia.
La vicenda
Nel 2014 i giudici assolsero Bidognetti in primo grado per le stesse accuse, ma poi quella prima sentenza era stata dichiarata nulla dalla Corte d’Appello di Napoli per incompetenza territoriale. Il procedimento era stato trasferito a Roma, dove nel 2021 sia Bidognetti che Santonastaso erano stati condannati una prima volta per le minacce. All’uscita dall’aula del tribunale Saviano ha detto, molto emozionato, «mi hanno rubato la vita». Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra novanta giorni.