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A Roma è cambiato tutto. L’allenatore è cambiato, come lo staff, è cambiata la direzione sportiva e alcuni dirigenti, cambieranno anche alcuni giocatori. Lo leggiamo sull’edizione online de “Il Corriere dello Sport”. Resta però quel centro sportivo che è diventato un’eccellenza del calcio italiano. Questo ha naturalmente spinto il club a programmare gran parte del ritiro estivo in casa. I campi sono in perfetto stato, la manutenzione estiva è stata completata in tutte le sue aree, dalla zona ristorazione a quella relax fino a quella notte che ospiterà i giocatori che lo richiederanno. Naturalmente la parte sportiva è quella tirata totalmente a lucido: palestra, spogliatoi, piscine, area fisioterapia e recupero. Per i giocatori trascorrere il tempo in un centro sportivo perfetto non può che essere un incentivo a lavorare alla grande.
Roma, squadra al Fulvio Bernardini
La squadra di radunerà al Fulvio Bernardini per cominciare il ritiro. Inizierà davanti a un piatto di pasta al pomodoro la nuova stagione romanista targata Gasperini. Il tecnico ha voluto organizzare al Fulvio Bernardini un pranzo per presentarsi alla squadra, per cominciare a parlare e a confrontarsi con i giocatori prima di mettersi al lavoro tra campo e palestra. Non è escluso che a volte i giocatori non debbano fermarsi a Trigoria a dormire: Gasp non vuole lasciare nulla al caso e sono possibili allenamenti all’alba.
Gasperini il primo ad arrivare
E il primo ad arrivare è stato proprio Gasperini, sbarcato questa mattina a Fiumicino e alle 8.30 entrato nel centro sportivo tra l’entusiasmo di circa una trentina di tifosi che gli hanno dato il benvenuto. Tifosi che poi nel corso della giornata arriveranno anche a 200. Grandi sorrisi da parte del tecnico che, emozionato, non vede l’ora di poter cominciare il lavoro seppur con una rosa non ancora a sua immagine e somiglianza. Ventinove convocati tra elementi importanti, riserve, giocatori sotto esame e diversi giovani.
Solo 15 calciatori sicuri di rimanere
Questo l’elenco completo dai portieri agli attaccanti: Svilar, Gollini, Boer, Zelezny, De Marzi, Mancini, N’Dicka, Kumbulla, Hermoso, Celik, Reale, Angeliño, Salah-Eddine, Rensch, Abdulhamid (dal 20 luglio visti gli impegni prolungati con la nazionale), Sangaré, Mannini, Cristante, Koné, Pellegrini, Pisilli, Romano, Darboe, Cherubini, El Shaarawy, Soulé, Baldanzi, Dybala, Dovbyk. Dei ventinove soltanto quindici sono certi di restare nella Capitale, e di questi solo sei sono titolari della squadra. E allora inevitabilmente il piano di questi primi giorni sarà meno incentrato sul lavoro tattico quanto invece su quello atletico dopo il mese e mezzo di stop per le vacanze.