Foto: Ottopagine
Sanità Privata e RSA. Mobilitazione nazionale senza precedenti. CISL e CISL FP in campo per il rinnovo dei contratti
ROMA, 22 MAGGIO 2025 – È stata una giornata di mobilitazione straordinaria per la sanità privata accreditata e le RSA. La CISL FP, unitamente alle categorie di Cgil e Uil, sono scese in campo con forza al fianco di oltre 200.000 lavoratrici, lavoratori e professionisti del settore sanitario privato e RSA, per chiedere il rinnovo dei contratti collettivi fermi, rispettivamente, da 6 e 13 anni. Una vertenza che ha portato a presidi e scioperi in ogni parte d’Italia, con un’adesione eccezionale.
Il sostegno della CISL: “Contratti bloccati da anni, situazione inaccettabile”
Siamo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori delle strutture private accreditate, dei centri di riabilitazione e delle RSA, ha dichiarato Sauro Rossi, segretario confederale della CISL. Sosteniamo con forza la mobilitazione promossa dalla nostra Federazione di categoria, la CISL FP. È inaccettabile che Aiop e Aris continuino a bloccare il rinnovo dei contratti, scaduti da oltre sei anni per la sanità privata e da tredici per le RSA”.
La CISL ha rivolto un appello diretto a Regioni e Ministero della Salute affinché si attivino immediatamente per sbloccare la situazione.
“La sanità privata accreditata riceve risorse pubbliche per erogare un servizio pubblico. Non può farlo continuando a negare salari dignitosi, diritti e tutele. Va superato ogni ostracismo per restituire dignità contrattuale a chi garantisce ogni giorno cure e assistenza alle persone più fragili”.
La mobilitazione promossa dalla CISL FP con Cgil e Uil: adesione altissima in tutta Italia
a CISL FP, unitamente a Cgil e Uil, ha organizzato la mobilitazione nazionale, con presidi nelle principali città: una partecipazione straordinaria in termini di adesioni e iniziative simboliche nei luoghi di lavoro.
“L’adesione è stata enorme, da Nord a Sud – ha affermato Roberto Chierchia, segretario nazionale della CISL FP –. Ci sono decine di migliaia di lavoratori che chiedono solo giustizia. Parità di salario, diritti e dignità: non ci fermeremo finché questi obiettivi non saranno raggiunti”.
In moltissimi casi, come riporta il sito Cislfp.it, anche i lavoratori precettati per garantire i servizi assistenziali essenziali hanno partecipato in forma simbolica. Indossando spille, appendendo volantini, parlando con colleghi, degenti e familiari, trasformando i luoghi di lavoro in spazi di consapevolezza e solidarietà.
“Chi si accredita deve rispettare le regole del servizio pubblico”
La CISL FP ha ribadito che il settore della sanità privata accreditata non può sostituire il pubblico senza garantirne i diritti: chi riceve fondi pubblici attraverso l’accreditamento deve rispettare standard precisi, tra cui il rinnovo puntuale dei contratti collettivi.
“Il nostro obiettivo è chiaro – ha detto Chierchia –: chi vuole operare nel sistema sanitario attraverso l’accreditamento deve garantire contratti rinnovati e applicati ovunque in modo uniforme. Altrimenti non può più essere accreditato. La salute è un diritto universale: la qualità del servizio che arriva ai cittadini dipende dalle condizioni di lavoro di chi lo eroga”.
La mobilitazione del 22 maggio è solo l’inizio di un percorso: i sindacati sono già pronti a nuove iniziative. Convinti che questa battaglia sia anche una sfida di giustizia sociale, di equità e di qualità per l’intero sistema sanitario nazionale.

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