
Schillaci Propone Dipendenti della Sanità Fuori dalla Pubblica Amministrazione. Fp Cgil: “Conferma del Fallimento”
Un’idea rivoluzionaria, che però solleva già un acceso dibattito: il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha avanzato la proposta di togliere i dipendenti della sanità dal perimetro della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre le rigidità contrattuali per favorire le assunzioni di medici e infermieri, ma la reazione dei sindacati non si è fatta attendere.
La Proposta di Schillaci: Flessibilità per Assunzioni
In un’intervista a La Stampa, il ministro Schillaci ha spiegato che tra le priorità della prossima Legge di Bilancio c’è la risoluzione delle gravi carenze di organico nel Servizio sanitario nazionale. “Assumeremo personale, anche con contratti, sia orari che retributivi, più flessibili,” ha dichiarato. Per fare ciò, si sta pensando di scorporare i dipendenti della sanità dalla Pubblica Amministrazione, in nome di una maggiore agilità nella gestione del personale.
Il ministro ha anche annunciato un aumento del Fondo sanitario 2026 di circa 6 miliardi, risorse che, a suo dire, verranno investite in tre aree prioritarie: assunzioni di personale, aumento delle risorse per la prevenzione e finanziamento del nuovo piano sulla salute mentale. Incalzato poi sulla nomina di due medici con posizioni anti-vaccinali nel nuovo Nitag, Schillaci ha risposto che “vedremo se è sfuggito qualcosa,” difendendo l’importanza dei vaccini e l’operato del Consiglio superiore di sanità.
L’Attacco della Fp Cgil: “Solo Stabilizzazioni, Non Nuove Assunzioni”
La Funzione Pubblica Cgil ha espresso “tantissima preoccupazione” per la proposta di Schillaci, definendola “un’implicita ammissione dell’inefficacia del nuovo Ccnl sanità, che non riesce ad essere attrattivo”. Il sindacato ha accusato il ministro di parlare solo di assunzioni senza aver agito concretamente finora.
Secondo i dati del Mef 2023, infatti, “oltre il 70% delle ultime assunzioni fatte sono state di personale che già lavorava all’interno del Servizio Sanitario Nazionale ma come precario.” Non si è trattato, quindi, di nuovo personale per rafforzare la sanità pubblica, ma di stabilizzazioni ottenute grazie alle battaglie sindacali. La Fp Cgil sottolinea che la precarietà è ancora una piaga che coinvolge 36mila persone e che il sistema ha bisogno di 510mila nuove assunzioni per sostituire il personale che andrà in pensione.
Il sindacato chiede, dunque, un confronto strutturato con il ministro per discutere di un piano straordinario di nuove assunzioni, per rendere più attrattive le professioni sanitarie e per affrontare le carenze del sistema.
Cosa ne pensate della proposta di Schillaci? Credete che togliere i dipendenti della sanità dalla Pubblica Amministrazione possa davvero risolvere il problema delle assunzioni, o siete d’accordo con la Fp Cgil nel ritenere che la soluzione sia altrove?
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