La questione della sicurezza personale del principe Harry ha riacceso il confronto con Buckingham Palace. Dopo aver abbandonato i suoi doveri reali e trasferito la sua residenza negli Stati Uniti, al duca di Sussex è stata revocata la protezione della sicurezza britannica durante le sue visite nel Regno Unito. Questa decisione ha scatenato un’aspra polemica, con Harry che ha espresso profonde preoccupazioni per la sua incolumità.
Il principe ha sottolineato che la sua richiesta di protezione non è un privilegio, ma una necessità legata al suo status e alla continua attenzione mediatica che lo circonda. Tuttavia, la monarchia ha ribadito che le norme sulla sicurezza non possono essere modificate e che solo i membri attivi della famiglia reale hanno diritto a determinate misure di protezione.
La disputa si inserisce in un quadro più ampio di tensioni tra Harry e la Corona. Sebbene il duca abbia dichiarato di voler mantenere un legame con il Paese e la famiglia, la questione della sicurezza rappresenta un ostacolo significativo alla sua presenza in eventi ufficiali. La distanza tra le parti sembra difficile da colmare, con la Corte che ha confermato la revoca della scorta.
Mentre il dibattito continua, la vicenda solleva interrogativi sulla gestione della sicurezza dei membri della famiglia reale che non ricoprono più incarichi ufficiali. La decisione finale avrà un impatto non solo su Harry, ma anche su altre figure della monarchia che potrebbero trovarsi in situazioni simili.
