Fonte immagine: Prima Treviglio
La Scuola è in attesa di un rinnovo di contratto che attende da circa due anni. Sembra ora la questione possa essere risolta anche in virtù dei fondi reperiti dal Ministero. Ne parla in un articolo oggi “Il Sole 24 Ore”. Di seguito quanto evidenziato da gbt-magazine.
Scuola, 150 euro di aumento lordi mensili per gli insegnanti
Così “il Sole 24 Ore”: ” L’appuntamento per il nuovo round della trattativa sul rinnovo del contratto Istruzione Ricerca, scaduto da quasi due anni, è previsto per mercoledì 24 settembre. In vista di quell’appuntamento il Mim ha una carta in più da calare sul tavolo, sperando che basti a sbloccare un’impasse che va avanti da quasi sei mesi. Ci sono i 240 milioni di euro stanziati dall’ultimo Dl Scuola e scovati dal ministro Giuseppe Valditara tra le pieghe del bilancio di viale Trastevere. Risorse che dovrebbero tradursi in una tantum da 145 euro lordi per 1,2 milioni di lavoratori interessati (di cui 850mila docenti). Questi si aggiungeranno ai 3 miliardi già reperiti dalle scorsa legge di bilancio con i quali si punta a riconoscere incrementi medi di 150 euro, sempre lordi ma mensili.”
I conti dell’Aran
Il quotidiano economico-finanziario mette in risalto i conti fatti dall’Aran: “In particolare, per il personale Ata e per quello delle università (professori esclusi) era stato stimato un aumento di 142 euro lordi mensili. Per gli insegnanti un aumento di 150, per l’alta formazione artistica e musicale (Afam) di 174, per gli enti di ricerca di 211 euro. Proprio il presidente dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale della Pa, Antonio Naddeo, al Sole 24 Ore, sottolinea quanto segue. «La scorsa settimana abbiamo riavviato le trattative sul comparto Istruzione e Ricerca. E’ un settore di estrema complessità che coinvolge quattro ambiti distinti: scuola, Afam, enti di ricerca e università. La prossima riunione è prevista per il 24 settembre e confido in un’accelerazione significativa del confronto. A breve ci sarà l’apertura delle nuove tornate contrattuali 2025-2027 per altri comparti. È fondamentale imprimere slancio a questo negoziato per garantire stabilità e risposte concrete al personale coinvolto».”
Scuola, il nuovo CCNL e i fondi per la formazione
Il nuovo contratto collettivo Nazionale prevederà incentivi per la formazione dei docenti: “Nell’originario atto di indirizzo sono indicati alcuni capitoli di risorse, importanti: 43,86 milioni all’anno strutturali, a partire dal 2024 con un antipasto da 14,62 milioni sul 2023 e un fondo in crescita progressiva dai 40 milioni del 2026 ai 312 a decorrere dal 2031 per la retribuzione dei docenti nel nuovo sistema di incentivazione. Per i docenti che, su base volontaria, si cimenteranno nei percorsi di formazione triennali è previsto, in caso di valutazione individuale positiva, un elemento retributivo una tantum di carattere accessorio non inferiore al 10% e non superiore al 20% del trattamento stipendiale in godimento. In sede di contrattazione dovranno essere definite ore aggiuntive e criteri del sistema di incentivazione. E non si escludono ulteriori novità. Successivamente al triennio di formazione incentivata, infatti, in base alle regole oggi in vigore, il docente potrà accedere ad altri due cicli di formazione; al termine del secondo triennio si avrà diritto a un ulteriore incentivo economico una tantum; dopo il terzo triennio, e sempre dopo giudizio positivo, si potrà acquisire un incremento stabile del trattamento economico per le nuove competenze acquisite.”
