Solo come la luna: un racconto di solitudine che illumina la letteratura del Sud

Nella cornice incantata di Piazza Pugliano a Bianco, il 17 luglio 2025 si è tenuto un evento che ha illuminato la serata non solo con la bellezza delle parole, ma anche con la potenza evocativa della memoria.
Incontro intitolato Solo come la luna
Organizzato con passione dall’Associazione Culturale Agape, l’incontro intitolato Solo come la luna ha celebrato il centenario dalla nascita di Saverio Strati, scrittore calabrese il cui percorso umano e letterario continua ad ispirare con forza.
A guidare il pubblico in questo viaggio, lo scrittore Domenico Stranieri, autore dell’opera omonima, accompagnato dalle musiche toccanti di Romano Scarfone e Francesco Romeo.
La forza del racconto autentico
Il titolo Solo come la luna non è soltanto un omaggio poetico: è il riflesso di un’esistenza e di una visione del mondo. La frase tratta dall’incipit del romanzo Tutta una vita, scritta da Strati negli anni del suo isolamento a Scandicci, “Sei stanco e avanti negli anni. Sei solo come la luna, da tempo ormai”, diventa il centro gravitazionale attorno al quale ruota l’intera riflessione di Stranieri. Non si tratta solo di raccontare la biografia di un uomo, ma di immergersi nel linguaggio vivido e ostinato che Strati ha saputo modellare, rimanendo fedele alla realtà sociale e psicologica dei suoi personaggi.
Saverio Strati: il muratore che inventò un mondo
Il miracolo di Strati, come definito durante l’incontro, è quello di un muratore che ha saputo trasformare le sue esperienze concrete in narrazioni profonde. La sua letteratura non descrive solamente, ma vive e palpita nelle parole. Stranieri, con una ricerca rigorosa e originale, ha sottolineato come Strati non si limitasse ad osservare la realtà ma la reinventasse, offrendo ai suoi lettori non solo storie, ma anche una chiave per comprendere il Sud, la solitudine, la rabbia e l’amore. Tutto questo emerge con grande forza nel volume Solo come la luna, che analizza gli aspetti più umani e contraddittori della sua opera.
Parole e musica sotto le stelle
La lettura dell’opera, scandita dalle riflessioni di Stranieri, ha trovato un’eco emozionante nelle note di chitarra e voce dei musicisti, creando un equilibrio perfetto tra parola e suono. La piazza si è trasformata per una sera in un osservatorio di emozioni, dove il pubblico ha potuto specchiarsi nei racconti di Strati e nella sua capacità di dare dignità ai silenzi, alle attese, ai sogni interrotti.
La luna come metafora
Essere solo come la luna è forse il destino di chi sceglie di osservare il mondo da lontano, mantenendo però una luce costante per chi resta e chi parte. Strati ha vissuto una solitudine consapevole, non per rinuncia, ma per lucidità. E proprio come la luna, nonostante la distanza, ha continuato a brillare, illuminando generazioni di lettori e pensatori. Il libro di Stranieri riesce a catturare questa complessità, rendendo omaggio non solo all’uomo ma alla sua eredità culturale.
Una luce che non si spegne
L’evento di Bianco ha dimostrato quanto la memoria e la letteratura possano dialogare con il presente. Solo come la luna è più di una biografia: è un invito a guardare oltre, a non dimenticare le radici, ad accettare la solitudine come spazio creativo e riflessivo. E soprattutto, è una testimonianza della vitalità che nasce dai margini, dai luoghi silenziosi, dalle vite apparentemente distanti.
