Foto: Spazio Napoli
Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano “La Verità”, è intervenuto a 1 Football Club su 1 Station Radio. Queste le sue parole:
Tarallo, da tifoso napoletano, come sta oggi?
“Sono stanco psicologicamente per le emozioni vissute nella gara del Napoli di ieri. Mi aspettavo qualcosa di meglio, soprattutto dopo il secondo vantaggio. A quel punto pensavo che il Genoa fosse psicologicamente battuto. Invece ho visto una squadra, il Napoli, che sembrava non avere più nulla da chiedere al campionato. Mi aspettavo il colpo del ko, il 3-1. È vero che questo Genoa, sin dal primo minuto, ha dimostrato di essere una squadra difficile da affrontare, molto brava e precisa nelle chiusure a centrocampo, ben organizzata. Però, una volta che vai in vantaggio due volte, devi chiudere la partita.
È la storia di questo campionato
Se non chiudi, poi può succedere quello che è successo ieri. Detto ciò, non condivido affatto il catastrofismo che leggo in queste ore. Gli opinionisti stanno esagerando e contrastano tantissimo con quello che era lo stato d’animo dello stadio ieri sera. Il pubblico ha creduto nella squadra, ha applaudito a lungo, e non in maniera formale, ma con convinzione. Certo, c’è rammarico per l’errore difensivo sul secondo gol, ma il vero problema è non riuscire mai a chiudere le partite. Il Napoli non mette mai al sicuro il risultato: manca sempre quel secondo o terzo gol che ti mette al riparo. Io dico sempre che molte squadre, quando vengono al Maradona, conservano lo svantaggio minimo sperando nel pareggio all’ultimo. E questo è inaccettabile.
Anguissa che era stanco e poco lucido. Comunque sì, sono positivo per le prossime due gare. Se mi avessero detto a inizio stagione che ci saremmo giocati lo scudetto vincendo a Parma, avrei firmato. Certo, ci vuole un approccio forte”.
Conclude Tarallo
