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Evacuazioni di massa, inondazioni e allerta meteo: Cuba affronta la furia dell’Uragano Melissa
L’Uragano Melissa ha toccato terra mercoledì 29 ottobre sulla costa orientale di Cuba come tempesta di categoria 3, dopo aver attraversato la Giamaica con venti superiori ai 250 km/h. Le autorità cubane hanno disposto l’evacuazione di circa 735.000 persone nelle province di Granma, Holguín, Las Tunas, Santiago de Cuba e Guantánamo, attivando centri di accoglienza e dichiarando lo stato di emergenza.
Venti a 195 km/h e onde fino a 3,6 metri
Secondo il National Hurricane Center, Melissa ha raggiunto Cuba con venti sostenuti fino a 195 km/h, accompagnati da piogge torrenziali e onde alte fino a 3,6 metri. A Santiago de Cuba, si registrano gravi inondazioni e danni alle infrastrutture. Le strade si sono trasformate in fiumi di fango, mentre centinaia di famiglie risultano isolate.
Emergenza in corso, durata evacuazioni non specificata
Nonostante il declassamento da categoria 5 a 3, l’uragano mantiene una potenza distruttiva significativa, con rischio di frane, blackout e interruzioni delle comunicazioni. Le autorità non hanno ancora indicato la durata prevista delle evacuazioni, ma invitano la popolazione a rimanere nei rifugi e seguire le indicazioni della Protezione Civile.
Melissa si dirige verso le Bahamas, Haiti in ginocchio
L’Uragano Melissa prosegue ora la sua corsa verso le Bahamas, dove è atteso nelle prossime ore. Intanto, il bilancio delle vittime ad Haiti, già colpita duramente dalla tempesta, è salito ad almeno 20 morti e 10 dispersi, aggravando ulteriormente l’emergenza umanitaria nella regione.
Le operazioni di soccorso sono in corso, mentre la comunità internazionale osserva con apprensione l’evolversi della situazione nei Caraibi.
