 
                Il Gran Premio di Spagna vede vincitore Oscar Piastri. La gara è stata accesa da una safety car nel finale per il problema che ha costretto al ritiro la Mercedes di Kimi Antonelli. Per il resto è stata una gara senza storia quella del Montmelò, che ribadisce la superiorità della McLaren. Terza doppietta stagionale dopo Cina e Miami nonostante il pazzo finale. Secondo Lando Norris, mai in grado di impensierire il compagno. Terza la Ferrari di Charles Leclerc, che riesce a sopravanzare un furioso Verstappen (decimo e penalizzato). Tuttavia sulla SF-25 numero 16 pende una indagine per un contatto con lo stesso Max al momento del sorpasso. Perfetto Hulkenberg che porta clamorosamente la sua Sauber in quinta posizione davanti a un deludente Hamilton (sesto). Nono nel suo GP di casa Alonso, autore di una super rimonta dopo un errore a inizio gara.
Gran Premio di Spagna, sfortunato Antonelli
Ad accendere il Gran Premio ci ha pensato l’uscita di pista dell’incolpevole Kimi Antonelli. Il romagnolo costretto a un’escursione in ghiaia dopo un problema sulla sua Mercedes. Alla ripartenza Verstappen è l’unico su gomma dura e ne approfitta Leclerc. Il ferrarista si incolla alla Red Bull numero uno, Max scoda, si tocca anche con Russell e poi perde la testa. L’olandese: “Mi hanno colpito! Prima la Ferrari e poi la Mercedes!”. Dal box lo obbligano a cedere la posizione a Russell, lui prima si rifiuta e poi arriva di nuovo al contatto con l’inglese. Risultato? Penalità e decima posizione.
Verstappen le ha provate tutte
Verstappen ci ha provato in tutti i modi. E’ stato autore della solita partenza a fionda che per qualche giro lo mette negli scarichi della McLaren dell’australiano. Poi Norris si riprende, ricuce il distacco, e al giro tredici lo passa senza possibilità di replica. Al campione del mondo non resta che provare la carta dell’undercut, e così al giro 14 la Red Bull numero uno rientra ai box per montare un nuovo treno di gomme morbide. Comunque non abbastanza, dato che l’olandese viene richiamato ai box al giro trenta, torna dietro ai due papaya e lamenta anche qualche problema al cambio. L’olandese: “Mi sembra di guidare una macchina del ’74!”. Dal muretto Horner & Co allora pensano alle tre soste, ci provano, ma poi arriva la safety car: le gomme nuove sono finite e Max monta la dura. Quando esce dal box e si accorge della gomma montata, Verstappen urla in radio: “Ma che gomma mi avete dato?”. “La bianca dura Max”, risponde Lambiase, il suo ingegnere di pista; “lo vedo anche io che è bianca, ma perché?” ribadisce l’olandese “. Era la nostra unica opzione Max”, lo stoppa l’ingegnere inglese di origini italiane. Verstappen si concentra sulla guida ma è furioso, e alla ripartenza quasi perde la sua RB21, quindi viene passato da Leclerc – che lo stringe a sinistra, da qui l’indagine dei giudici – poi si tocca con Russell e viene penalizzato.
Le Ferrari
È servita una Safety Car ad accendere la gara della Ferrari. Fino al giro 55 Hamilton e Leclerc avevano lottato solamente tra di loro – al decimo Lewis aveva lasciato passare Charles – e poco altro. Poi Charles si scatena: alla ripartenza lotta con Verstappen e lo passa, conquistando un insperato podio, in attesa di capire le decisioni dei giudici di gara. Non vale lo stesso per Hamilton (sesto), mai in grado di tenere il passo del compagno e clamorosamente sorpassato da un super Hulkenberg dopo la safety car.

 
             
         
         
        
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