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Ristrutturazione Stadio Maradona al centro del piano comunale tra fondi stanziati, burocrazia e investimenti privati
Il Comune di Napoli accelera sul fronte della riqualificazione dello Stadio Diego Armando Maradona. In un’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di Terzo Tempo, l’assessore comunale Nino Simeone ha illustrato i dettagli del piano di intervento, che prevede un investimento iniziale di 10 milioni di euro e una visione più ampia per il futuro dell’impianto sportivo.
Interventi sul terzanello e ampliamento della capienza
“Noi abbiamo trovato una delibera in Consiglio, che è la delibera di Giunta, dove abbiamo messo a disposizione 10 milioni di euro per intervenire appunto sul terzanello e per fare in modo che questo terzanello possa essere subito da una platea di 10 mila dispositivi”, ha dichiarato Simeone, sottolineando l’importanza di questo primo passo per rendere lo stadio più funzionale e accessibile.
Lavori strutturali su primo e secondo anello
L’intervento sul terzanello rappresenta solo l’inizio di un progetto più ambizioso. L’assessore ha infatti spiegato che sono previsti lavori strutturali che interesseranno l’intera infrastruttura, con modifiche significative ai settori del primo e secondo anello. “Questo serve proprio in prospettiva di lavori di distribuzione che poi dovranno interessare lo stadio Maradona, lavori più importanti che appunto riguarderanno l’infrastruttura settori anelli, a primo e secondo anello, con l’avvicinamento appunto del secondo anello verso il campo sportivo”, ha aggiunto.
Burocrazia e ritardi nell’approvazione del progetto
Tuttavia, Simeone ha evidenziato le difficoltà burocratiche che stanno rallentando l’avvio dei lavori. “Siamo in attesa del progetto esecutivo, ci sono problemi burocratici dovuti a temi obbligatori per le autorizzazioni”, ha spiegato, lamentando l’eccessiva lentezza del processo autorizzativo. “Per me è inammissibile che un intervento per il quale ci sono i fondi venga bloccato”.
Investimenti privati nell’area Caramanico
Nel corso dell’intervista, l’assessore ha anche affrontato il tema dell’investimento privato previsto nell’area del Caramanico, dove è stato presentato uno studio di fattibilità per un progetto di ampio respiro. “Noi ci poniamo in modo costruttivo perché un investimento così importante privato fatto in un’area come quella del Caramanico è un investimento che non può essere ignorato”, ha detto Simeone, pur sottolineando la necessità di verificare le condizioni reali per la sua attuazione.
Criticità urbanistiche e proteste locali
Il progetto, attualmente al vaglio dell’AZES, solleva però alcune criticità legate al tessuto urbano esistente. “C’è questo mercato storico del Caramanico che ricordo ospitare quattro-cinquevento tra operatori mercatali e tutto quello che c’è intorno”, ha spiegato, evidenziando le proteste degli operatori locali. “Sono stati proprio sotto il Sagliocomo a manifestare perché volevano avere appunto un riscontro, ma non siamo noi interlocutori purtroppo sulla partita”.
Vincoli territoriali e progetti già approvati
Simeone ha poi ricordato che l’area è già interessata da altri progetti approvati, come quello del palazzetto dello sport, e che presenta vincoli urbanistici e sociali non trascurabili. “Lì c’è un problema oggettivo, infrastrutturale, perché siamo praticamente a cavallo del territorio di Campania Maduro”, ha detto, “e non dimentichiamo che lì c’è uno storico insediamento di case popolari, quello che noi chiamiamo Luzzatti”.
Attesa per le valutazioni dell’AZES
L’assessore ha espresso apprezzamento per l’investimento privato stimato in circa 300 milioni di euro, ma ha ribadito la necessità di passare dalle parole ai progetti concreti. “Se uno parla di settantamila posti a sedere, che comunque non ce la facciamo, però fa miracoli… noi non possiamo fare altro che aspettare le valutazioni dell’AZES”, ha affermato.
Tutela del territorio e rispetto dei vincoli
Infine, Simeone ha sottolineato l’importanza di tutelare il territorio e rispettare i vincoli paesaggistici e urbanistici. «Non è che possiamo costruire le torri gemelle copia e incolla a Napoli», ha concluso, ricordando episodi passati come la proposta della ruota panoramica, poi accantonata per mancanza di autorizzazioni.
Una sfida tra sviluppo e sostenibilità
La ristrutturazione dello Stadio Maradona si conferma dunque una priorità per l’amministrazione comunale, ma anche una sfida complessa che richiede equilibrio tra sviluppo, rispetto del territorio e coinvolgimento delle comunità locali.
