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Negli USA, a quanto scrive “Il Sole 24 Ore”, l’Ufficio dell’ispettore generale del Dipartimento di Stato, ha rilevato che le unità militari israeliane hanno commesso «centinaia» di potenziali violazioni della legge statunitense sui diritti umani nella Striscia di Gaza.
USA, per la prima volta riconosciuta la portata delle azioni israeliane a Gaza
Di rilievo storico quanto scrive un quotidiano americano. Secondo “Il Sole 24 Ore” infatti “il Washington Post cita due funzionari statunitensi. È la prima volta che un rapporto del governo degli Stati Uniti riconosce la portata delle azioni israeliane a Gaza che rientrano nell’ambito di applicazione delle leggi Leahy. E’ la storica legislazione che vieta l’assistenza degli Stati Uniti in materia di sicurezza alle unità militari straniere accusate in modo credibile di gravi violazioni dei diritti umani.”
La situazione dei detenuti palestinesi
A Gaza e in Cisgiordania continuano le polemiche sul trattamento dei detenuti palestinesi. “Ieri l’intervento di un alto responsabile del Comitato internazionale della Croce rossa (Icrc). Questi ha esortato Israele a revocare il divieto imposto al gruppo di visitare i detenuti palestinesi”. Continua il quotidiano economico finanziario: “Non c’è «alcun modo in cui le nostre visite possano rappresentare una minaccia per la sicurezza o una minaccia per la sicurezza nazionale per Israele.” Ha dichiarato il direttore generale dell’Icrc Pierre Krahenbuhl all’Afp in un’intervista.”
Si dimette procuratrice militare Yifat Tomer-Yerushalmi
Ancora Il Sole 24 Ore parla “delle dimissioni della procuratrice militare Yifat Tomer-Yerushalmi. Dimissioni avvenute nell’ambito di un’indagine sulla fuga di notizie. Queste riguardano un video di cinque soldati israeliani che esercitavano violenze contro un detenuto palestinese. Secondo una copia della lettera di dimissioni pubblicata dai media, Tomer Yerushalmi ha riconosciuto che il suo dipartimento aveva fatto trapelare il video ai media. I cinque soldati avevano ricevuto incriminazione nel luglio 2024 presso il centro di detenzione di Sde Teiman. Il centro di Sde Teiman sorse su una base militare per detenere palestinesi. Molti di loro subirono l’arresto nella Striscia di Gaza dopo il 7 ottobre 2023.”
