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Almasri alla fine è stato arrestato per “tortura ed omicidio” per ordine del Tribunale di Tripoli. “Il torturatore” che il governo Meloni rimpatriò con un volo di Stato aveva sulle spalle un mandato di cattura internazionale. Il goveno italiano mostra qualche imbarazzo a riguardo
Almasri, il Governo italiano sapeva del mandato di cattura
Così leggiamo sull’edizione odierna de “Il Mattino”: “Dal governo dichiarano con il contagocce. «Non me ne sto occupando..» taglia corto alla Camera il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Ma fonti di vertice fanno sapere che l’arresto di Almasri era nell’aria da tempo. «L’esecutivo italiano era bene a conoscenza dell’esistenza di un mandato di cattura emesso dalla Procura Generale di Tripoli a carico del libico Almasri già dal 20 gennaio 2025» precisano in serata fonti di Palazzo Chigi. Aggiungendo che in quella data, ovvero quando è scoppiato a Roma l’Almasri-gate, «il ministero degli Esteri italiano aveva ricevuto, pressoché contestualmente con l’emissione del mandato di cattura internazionale della Procura presso la Corte Penale Internazionale de L’Aja, una richiesta di estradizione da parte dell’Autorità giudiziaria libica».”
L’attacco delle opposizioni
Le opposizioni sul piede di guerra. Ancora da Il Mattino: «È una figura vergognosa a livello internazionale per cui il governo deve chiedere scusa agli italiani», affonda il colpo la segretaria del Pd Elly Schlein.” Parla di «un’umiliazione» e «una vergogna per la nostra immagine» il presidente dei Cinque Stelle Giuseppe Conte, da Più Europa rincara Riccardo Magi: «Per il governo la Libia è al di sopra del diritto internazionale?». Intanto i legali di alcune vittime di Almasri annunciano la richiesta di risarcimento danni a Palazzo Chigi per il mancato arresto del libico a gennaio.”
