La premier prende posizione: “Serve responsabilità da entrambe le parti”
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi a Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affrontato il delicato tema del conflitto in Medio Oriente, soffermandosi in particolare sulla posizione italiana nei confronti del governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu. “L’Italia continua a sostenere il diritto di Israele a difendersi, ma ciò deve avvenire nel rispetto del diritto internazionale e del principio di proporzionalità”, ha dichiarato Meloni. La premier ha poi ribadito che il governo italiano non intende richiamare il proprio ambasciatore da Tel Aviv, sottolineando che “la diplomazia resta lo strumento principale per affrontare le crisi”. Una presa di posizione chiara, che punta a mantenere una linea di equilibrio tra la solidarietà storica con Israele e la necessità di ribadire il rispetto per i diritti umani e le convenzioni internazionali.
L’Italia tra alleanze e diplomazia: una posizione in equilibrio
Nel contesto geopolitico attuale, l’Italia si muove in una posizione complessa. Da un lato, l’alleanza strategica con Israele; dall’altro, le crescenti pressioni internazionali, europee e interne affinché si adotti una linea più critica verso le azioni militari a Gaza e si spinga per una tregua umanitaria. “Non possiamo permettere che la crisi degeneri ulteriormente. Chiediamo a tutte le parti coinvolte responsabilità e dialogo”, ha aggiunto Meloni, rispondendo a una domanda sull’atteggiamento delle Nazioni Unite e sulle accuse di violazione dei diritti civili rivolte al governo israeliano. La premier ha quindi evidenziato come l’Italia continuerà a lavorare per una soluzione politica duratura del conflitto israelo-palestinese, sostenendo l’azione dell’Unione Europea e dei partner occidentali in chiave di stabilizzazione regionale.
Nessuna rottura diplomatica, ma un messaggio forte a Netanyahu
Nonostante l’assenza di misure drastiche come il richiamo dell’ambasciatore, le parole di Meloni rappresentano un segnale politico inequivocabile: anche i più stretti alleati di Israele si aspettano un comportamento conforme ai principi del diritto internazionale umanitario. Il governo italiano, pur evitando mosse che potrebbero minare la cooperazione bilaterale, invita Netanyahu a un cambio di rotta, chiedendo maggiore attenzione alle vittime civili e al rispetto delle risoluzioni internazionali. L’Italia, ha concluso Meloni, “continuerà a lavorare per la pace, affinché il diritto alla sicurezza non sia mai separato dal rispetto della dignità umana”.
Sull’automotive, anticipata al 2025 la revisione del regolamento sui veicoli leggeri
La premier Giorgia Meloni, intervenendo alla Camera in risposta a un’interrogazione di Forza Italia, ha annunciato che la revisione del regolamento europeo sui veicoli leggeri è stata anticipata alla seconda metà del 2025. In quell’occasione, l’Italia – insieme alla Repubblica Ceca e con il sostegno di altri 15 Paesi – promuoverà la neutralità tecnologica, aprendo alla possibilità di usare carburanti alternativi oltre all’elettrico per la decarbonizzazione. Meloni ha criticato l’attuale orientamento esclusivo verso l’elettrico, ritenuto sbagliato sia dal punto di vista industriale che geopolitico, considerando la dipendenza dalla filiera cinese. Ha infine sottolineato come l’Italia non sia più isolata su questa posizione, ricordando che a marzo è riuscita a far inserire il principio della neutralità tecnologica nelle conclusioni del Consiglio europeo.

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