Svolta nelle indagini della Procura di Bari: quattro arresti per tentata estorsione al patron Nicola Canonico. Cinquantadue Daspo “fuori contesto” notificati a pregiudicati. La società Calcio Foggia 1920 commissariata per infiltrazioni mafiose.
Un terremoto giudiziario si abbatte sul Calcio Foggia 1920, scosso da un’inchiesta della Procura di Bari che ha portato all’esecuzione di quattro arresti per tentata estorsione nei confronti del presidente Nicola Canonico. Contestualmente, la società sportiva è stata posta in amministrazione giudiziaria di prevenzione, una misura drastica decisa dal Tribunale di Bari, Sezione Misure di Prevenzione, su proposta congiunta del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, del Procuratore Distrettuale di Bari e del Questore di Foggia. L’operazione ha visto anche la notifica di ben 52 provvedimenti di Daspo “fuori contesto” emessi dal Questore di Foggia nei confronti di altrettanti soggetti residenti nella provincia, gravati da precedenti condanne per reati di criminalità organizzata e traffico di stupefacenti.
Intimidazioni e violenze per il controllo del club: la strategia criminale svelata
Le indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, con la collaborazione di un sostituto della Procura di Foggia, avrebbero fatto luce su una sistematica campagna di intimidazione e violenza orchestrata da gruppi ultras, ritenuti espressione diretta della criminalità organizzata foggiana. L’obiettivo era chiaro: costringere il presidente Canonico a dimettersi e a cedere il controllo della società. Il rifiuto del patron di affidare ai gruppi criminali la gestione delle sponsorizzazioni, degli accrediti allo stadio, delle assunzioni e dei rapporti professionali all’interno del club avrebbe scatenato la spirale di violenza.
La strategia estorsiva, finalizzata a una cessione forzata della società a un valore nettamente inferiore a quello di mercato, si è concretizzata in una serie di gravissimi atti intimidatori. Nel mirino non sono finiti solo i vertici aziendali e il presidente, ma anche i giocatori della squadra, bersaglio di minacce e attentati, alcuni dei quali perpetrati con l’uso di armi e materiale esplosivo, con modalità tipicamente mafiose, sfruttando la notoria influenza criminale della “Società Foggiana”.
Dagli spari all’auto del capitano all’ordigno vicino al vicepresidente: la cronologia degli attentati
Le indagini ricostruiscono una sequenza inquietante di eventi criminosi, iniziati il 18 giugno 2023 con l’esplosione di colpi di fucile contro l’autovettura dell’allora capitano del Calcio Foggia 1920. La escalation di violenza ha raggiunto il culmine con il ritrovamento di un rudimentale ordigno esplosivo nei pressi dell’automobile di Emanuele Canonico, all’epoca vicepresidente della società. Le attività investigative hanno anche sventato altri due attentati incendiari.
Intercettazioni e documenti chiave: le prove a sostegno delle accuse
Le intercettazioni telefoniche e ambientali, unitamente alle perquisizioni disposte dall’Autorità Giudiziaria, hanno permesso di raccogliere importanti elementi indiziari a sostegno delle accuse. Il sequestro di materiale informatico e documenti, tra cui un foglio manoscritto rinvenuto in possesso di uno degli indagati contenente in codice gli obiettivi criminali, ha fornito ulteriori conferme sulla regia unitaria dietro i diversi episodi delittuosi. Gli inquirenti sono convinti che tutti gli atti criminali fossero orchestrati con l’obiettivo di destabilizzare la gestione societaria e condizionare negativamente l’attività sportiva, facendo leva sulla forza intimidatrice di una delle “batterie” in cui si articola la “Società Foggiana”.
Il futuro del Foggia tra giustizia e campo: la Serie C è salva
Mentre la giustizia fa il suo corso, il Calcio Foggia 1920 ha ottenuto una importante vittoria sul campo, battendo il Messina 1-0 nei playout e assicurandosi la permanenza in Serie C per la prossima stagione. Tuttavia, l’ombra delle infiltrazioni criminali e l’amministrazione giudiziaria rappresentano una sfida significativa per il futuro del club, chiamato ora a ricostruire la propria immagine e a operare in un contesto di legalità e trasparenza.

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