📰 JUVENTUS CHAMPIONS LEAGUE 2025: TRA QUALIFICAZIONE SOFFERTA E FUTURO INCERTO
La Juventus ha ottenuto una sofferta qualificazione alla Champions League 2025-2026, raggiungendo l’obiettivo minimo fissato dalla società. È il momento di analizzare cosa non ha funzionato e quali strade si potrebbero percorrere per il futuro.
⚪⚫ Una società cambiata: dal CDA a un nuovo progetto tecnico
L’azzeramento del precedente consiglio di amministrazione, guidato da Andrea Agnelli, ha segnato una svolta epocale. Il nuovo board, legato al gruppo Fiat, ha puntato su giovani promesse e campioni provenienti da altri club italiani, ma i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative.
🧠 Strategie sbagliate o fisiologico declino?
Abituata a vincere e a lottare per grandi traguardi, la Juventus ha vissuto una stagione difficile. Il nuovo Direttore Generale Cristiano Giuntoli, noto per l’impresa del Napoli 2022-2023, ha affidato la guida tecnica a Thiago Motta, allenatore giovane e ambizioso.
Nonostante i successi precedenti con Spezia e Bologna, l’esperienza in bianconero è stata complicata.
🚑 Emergenza infortuni e mancanza di feeling
Numerosi infortuni, tra cui quelli gravi di Bremer e Cabal, hanno ostacolato il lavoro dell’allenatore. Le sue idee innovative si sono scontrate con l’urgenza di vincere subito, tipica dell’ambiente juventino.
👥 Spogliatoio indebolito e scelte discutibili
L’esclusione di leader come Szczesny, Danilo e Rabiot, fondamentali per lo spirito di gruppo, si è rivelata controproducente. Tuttavia, il loro peso economico ha portato la società a scelte dolorose.
📉 Un club geneticamente refrattario alle rivoluzioni
La Juventus ha già sperimentato “rivoluzioni” tecniche con Maifredi, Sarri, Pirlo e ora Motta, ma ha ottenuto risultati concreti solo con l’allenatore ex Napoli. È una squadra che “si allena da sola”, come disse qualcuno, dove la solidità difensiva resta il pilastro.
⚙️ Tudor e il ritorno all’essenziale
Per salvare la stagione è stato chiamato Igor Tudor, ex giocatore e secondo di Pirlo. Con semplicità e pragmatismo ha guidato la squadra verso la qualificazione. I giocatori lo seguono, ma non è detto che la società lo confermi.

