 
                Foto: Forza Palermo
Luciano Moggi, ex direttore sportivo, è intervenuto a 1 Football Club su 1 Station Radio. Queste le sue parole:
Direttore, lo scudetto del Napoli smentisce chi sosteneva che la squadra potesse rappresentare un “Leicester d’Italia”, ovvero un evento estemporaneo?
“Il Napoli è la dimostrazione che quando ci sono dirigenti validi, si costruisce qualcosa di duraturo. Ha vinto il titolo italiano e allo stesso tempo ha i conti in ordine. Questo significa che c’è una gestione seria, frutto del lavoro di un uomo che sa quello che vuole: De Laurentiis. È un amministratore capace, ha preso il Napoli dal nulla e l’ha portato in alto. E la cosa che mi piace di più è che è anche uno che sa correggersi. L’anno scorso il Napoli è arrivato decimo, forse anche perché De Laurentiis, sull’onda dell’euforia per lo scudetto vinto con Spalletti, ha cercato di metter bocca dove non doveva. Ma quest’anno ha capito che deve fare il presidente: supervisionare, sì, ma lasciare lo spogliatoio all’allenatore e il campo a chi fa calcio. Questo è un correttivo importante che si è dato da solo, e dimostra intelligenza”.
È vero che i meriti vanno condivisi, a partire da De Laurentiis che è stato lungimirante nel scegliere Conte. Ma quanto ha contato davvero questa scelta?
“Tantissimo. Quando in una piazza come Napoli vanno via alcuni giocatori ma appena arriva un allenatore altri decidono di restare, significa che qualcosa di bello e funzionante c’è. De Laurentiis è stato bravo a scegliere Conte, e Conte è stato bravo a ripagare questa fiducia. Dichiara Moggi, vincere lo scudetto è sempre un’impresa. È stato un lavoro di squadra, dalla società allo staff tecnico, che hanno portato avanti un progetto concreto, a dispetto delle tante chiacchiere. L’Inter sulla carta aveva un undici titolare più forte, ma il Napoli è stato costante, ha saputo approfittare degli scivoloni degli altri e ha portato a casa il titolo”.
Dal punto di vista tecnico, secondo lei Conte ha realmente migliorato la squadra rispetto alla scorsa stagione?
“Beh, i giocatori hanno reso molto di più rispetto all’anno scorso. Quasi tutti erano gli stessi, eppure hanno dato un rendimento superiore. Non c’era più neanche Kvaratskhelia, eppure il Napoli ha saputo trovare soluzioni. Certo, non tutte le partite sono state giocate bene, ma il consuntivo finale dice che il Napoli è campione d’Italia. L’Inter ha giocato molte più partite, quindi era più stanca. E quando ti mancano elementi come Lautaro o Calhanoglu, non è facile sostituirli. Il Napoli ha saputo sfruttare quei momenti e l’allenatore ha fatto la differenza, esprimendo il massimo da quello che aveva”.
Veniamo ora al calciomercato. Conte, che sembrava voler andar via, pare essersi convinto a restare. Le chiedo: quanto è davvero irresistibile il richiamo della Juventus per Antonio Conte?
“Conte alla Juventus sarebbe stato benissimo, non ci sono dubbi. Ma l’anno per tornare era forse quello scorso. Quest’anno è diverso: a Napoli si sta bene, si vince, c’è un grande pubblico e la squadra è già competitiva. A Torino ci sarebbe stato tutto da rifare. Credo che Conte abbia chiesto e ottenuto delle garanzie, e il fatto che resti è una buona notizia per lui e per i tifosi napoletani”.
Conclude Moggi

 
             
         
        