 
                Sempre le stesse storie: Berardi, Sancho e il teatrino estivo
Berardi alla Juventus. Sancho in prestito. I titoloni si rincorrono come ogni estate. Puntuali come le zanzare a luglio, e fastidiosi quasi quanto. Non c’è finestra di mercato senza che la Juve venga tirata dentro telenovele trite e ritrite, che sanno più di clickbait che di trattative reali.
I protagonisti cambiano poco, il copione nemmeno. Da una parte la Juventus, alla ricerca di rinforzi. Dall’altra giocatori che ogni anno sembrano vicini, ma che puntualmente finiscono altrove o restano dov’erano.
Il “pollo di turno”: chi ci casca questa volta?
Dietro a questi rumors, spesso, non c’è un progetto, ma un tentativo di far lievitare il prezzo o di piazzare un calciatore scomodo. Si spera che la Juve abbocchi o che qualcun altro – il famoso “pollo di turno” – paghi quanto richiesto.
I tifosi non sono stupidi. Conoscono la differenza tra suggestione e strategia, tra sogni buttati lì e lavoro vero sul mercato. E si sono stancati.
Il mercato si fa con le idee, non con le repliche
La Juventus non ha bisogno dell’ennesima scommessa dal nome roboante. Ha bisogno di idee chiare, profili funzionali, giovani da valorizzare, e magari qualche colpo utile davvero, non solo a livello mediatico.
E non basta il solito “tanto è in prestito”, “lo pagano gli altri”, “vediamo a gennaio”. Serve una linea sportiva coerente, non il ritorno del mercatino delle occasioni.
Serve silenzio, lavoro e rispetto per i tifosi
Che il mercato sia anche spettacolo lo sappiamo. Ma c’è un limite. Perché continuare a illudere i tifosi con i soliti nomi ogni anno è una mancanza di rispetto.
Chi sta lavorando seriamente al progetto Juventus – da Comolli a Tudor, da Chiellini ai giovani in rampa di lancio – merita sostegno, non polveroni estivi privi di senso.
Conclusione
Cari media e operatori di mercato: basta con le finte piste, basta con Sancho e Berardi come tormentoni estivi. Il calcio è cambiato, la Juventus è cambiata. E i tifosi pure. Meno fumo, più idee. Meno titoloni, più serietà.

 
             
         
         
        
2 thoughts on “Juventus, basta telenovele su Berardi e Sancho: soliti nomi riciclati”