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L’attacco ai siti nucleari e agli obiettivi militari in Iran operati dagli Stati Uniti fanno sì che salga l’allerta nei Paesi alleati. Ovviamente allerta ai massimi livelli anche in Italia, a cominciare dalle tante basi militari americane presenti sul nostro territorio. “Rainews.it” fa una prima analisi della situazione nel nostro Paese.
Attacco USA, 29mila siti sotto massima sorveglianza in Italia
Così Rainews: “Sono 29mila i siti sotto massima sorveglianza. Tra questi, circa un migliaio riguardano interessi statunitensi e israeliani. IDestano preoccupazione le basi Usa in Italia e il Vaticano. Qui già dalla mattina di domenica la Prefettura di Roma ha intensificato le misure di sicurezza.” E continua: “Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi convoca a metà mattina di domenica il Comitato analisi strategica antiterrorismo, Casa. E nel pomeriggio riunisce il Comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica. Hanno partecipato i vertici di intelligence e forze di polizia e delle strutture preposte alla cybersicurezza. All’esito del Comitato nazionale, su impulso di Piantedosi, il Ministero ha potenziato le attività di prevenzione e analisi dei rischi per la sicurezza interna, con particolare attenzione alle misure di contrasto al terrorismo.”
Le Prefetture
Ancora il sito di notizie Rai: “A Roma, la Prefettura ha disposto l’intensificazione della vigilanza sugli obiettivi americani e un potenziamento delle misure a tutela dell’ambasciatore Usa. Gli Interni hanno potenziato anche i servizi di intelligence in vista degli eventi previsti per la giornata di domenica nella Capitale e in Vaticano, tra cui la seconda giornata del Giubileo dei governanti. Da Aviano a Sigonella, le autorità hanno aumentato la sicurezza dei siti militari statunitensi in Italia. A Milano, la Prefettura ha disposto un’ulteriore intensificazione delle misure di sicurezza a tutela degli obiettivi sensibili presenti nel territorio, tra i quali gli obiettivi diplomatico-consolari, religiosi, culturali, economici e commerciali, con particolare riferimento a quelli degli Stati che potrebbero avere un coinvolgimento nella crisi internazionale. A Napoli, il prefetto Michele di Bari ha disposto il rafforzamento sulla massima vigilanza degli obiettivi sensibili, delle sedi consolari e dei luoghi più rappresentativi dei Paesi coinvolti nel conflitto in Medioriente. La prefettura ha adottato le misure di prevenzione e sicurezza che già aveva disposto fin dall’inizio della crisi in atto.”