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Blitz delle Fiamme Oro in un compro oro abusivo: sequestrati 4 kg di gioielli e 6 mila euro. Scoperte gravi violazioni antiriciclaggio.
Un’operazione condotta nei giorni scorsi dai finanzieri della Compagnia di Soverato ha portato alla luce un caso eclatante di violazioni sistematiche della normativa antiriciclaggio. Il blitz, definito tra i più significativi degli ultimi mesi, ha visto le Fiamme Oro sequestrare una quantità ingente di preziosi usati e denaro contante da un’attività commerciale operante sotto l’insegna “compro oro – pagamento in contanti o cambio merce”.
Un’attività fuori dai radar
L’indagine ha rivelato che il negozio non era iscritto al registro dell’OAM (Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi), requisito fondamentale per operare legalmente nel settore. L’assenza di tale iscrizione ha fatto scattare controlli approfonditi, che hanno evidenziato ulteriori e gravi irregolarità.
Violazioni della normativa antiriciclaggio
Durante l’ispezione, i militari hanno riscontrato il mancato rispetto degli obblighi di identificazione della clientela e di registrazione della merce, elementi chiave per prevenire il riciclaggio di denaro e il traffico illecito di beni. Queste omissioni, protratte nel tempo, hanno configurato un quadro di operatività completamente fuori dalle regole.
Il sequestro: 4 kg di preziosi e contanti
All’interno della cassaforte e del laboratorio adiacente, i finanzieri hanno rinvenuto circa 4 kg di preziosi usati, tra cui collane, bracciali, orecchini e anelli, molti dei quali impreziositi da diamanti e pietre di pregio. Il valore stimato del bottino ammonta a circa 800 mila euro. Oltre ai gioielli, sono stati sequestrati anche 6 mila euro in contanti, riconducibili all’attività abusiva.
Denuncia e indagini in corso
Il titolare dell’attività è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo dell’attività di compro oro e per ricettazione. Le indagini sono ancora in fase preliminare e, come previsto dalla legge, la responsabilità dell’indagato sarà accertata solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna.
Il blitz delle Fiamme Oro non è solo un intervento repressivo, ma un segnale forte contro l’illegalità nel settore dei metalli preziosi. Un comparto che, se non adeguatamente monitorato, può diventare terreno fertile per operazioni illecite e riciclaggio. Continueremo a seguire gli sviluppi di questa vicenda.
