 
                Dal Dominio al Declino: Perché la Juventus Non Vince Più
Un colpo di testa di Gonzalo García, il 1° luglio 2025, ha eliminato la Juventus dal Mondiale per Club. È l’ultimo, amaro, capitolo di un declino che ha segnato la storia recente del club bianconero. Dopo nove scudetti consecutivi, un record italiano, la Juventus ha perso la sua aura di invincibilità, finendo al settimo posto nella stagione 2022-23 e vivendo una profonda crisi sportiva ed economica.
Il Declino della Juventus: Dai Nove Scudetti alla Crisi
Il primo inciampo del dominio bianconero arriva nella stagione 2020-21, quando la Juventus chiude il campionato al quarto posto. Da quel momento, la squadra ha continuato a mostrare segnali di fragilità. Con il ritorno di Massimiliano Allegri, il club non è andato oltre un altro quarto posto, e la situazione è precipitata con la penalizzazione di 10 punti del 2022-23, che ha relegato i bianconeri al settimo posto, fuori da tutte le competizioni europee.
Anche in Europa, la situazione non è migliorata. Dal 2017, la Juventus non è mai andata oltre i quarti di finale di Champions League. L’ultima umiliazione, prima dell’eliminazione dal Mondiale per Club, è arrivata per mano del PSV Eindhoven, che ha estromesso la Juve dalla fase a gironi della nuova Champions League, una batosta non solo per l’orgoglio, ma anche per le casse del club.
Bilanci in Rosso, Stipendi Fuori Controllo e Panchine Girevoli
La caduta sportiva della Juventus ha avuto un impatto devastante sui bilanci. Il club ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2024 con la peggior perdita di sempre, 199,2 milioni di euro. I ricavi, che nell’era Ronaldo sfioravano i 621 milioni, sono crollati a 394 milioni, un calo del 37% in cinque anni.
A pesare in modo significativo sono stati i salari fuori controllo: nella stagione 2022-23, gli stipendi assorbivano l’84% dei ricavi, una cifra insostenibile. La nuova dirigenza, guidata da Gianluca Ferrero, ha intrapreso un percorso di risanamento, con l’obiettivo di riportare il costo della rosa sotto il 70% dei ricavi.
A questo si aggiunge la rivoluzione continua in panchina. Dal 2019 a oggi, si sono alternati cinque allenatori: Sarri, Pirlo, Allegri, Motta e, infine, Tudor. Una girandola che ha destabilizzato lo spogliatoio e reso impossibile la creazione di un progetto a lungo termine. L’addio di colonne portanti come de Ligt, Dybala, Chiellini e Bonucci ha lasciato un vuoto che la Juventus ha provato a colmare con acquisti, come quello di Arthur Melo, che si sono rivelati dei fallimenti.
Secondo te, qual è stato il fattore principale che ha portato al declino della Juventus? E quali mosse dovrebbe fare la dirigenza per invertire la rotta?

 
             
         
        