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A Genova questa mattina intorno alle 7 è avvenuto un blitz della Squadra Mobile: di preciso al Matitone, dove si trovano gli uffici del Comune. Ne riporta notizia “Genova Today”. A essere perquisiti in particolare gli uffici del comandante della polizia locale Gianluca Giurato. Perquisiti anche quelli in cui lavorava l’ex assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale Sergio Gambino (oggi consigliere comunale di FdI). Entrambi sono indagati.
Genova, due i procedimenti giudiziari
Il quotidiano del capoluogo genovese scrive: “Due i diversi procedimenti, tuttora in fase di indagini preliminari. Uno riguarda presunte violazioni nell’attività di repressione dei reati, l’altro presunti episodi di corruzione e violazione del segreto nell’ambito di cariche e mansioni pubbliche. Il primo filone riguarda alcuni agenti della pl “per i reati di falsità ideologica in verbali e atti destinati all’autorità giudiziaria e di lesioni aggravate, (suscettibili comunque di ulteriori accertamenti). I fatti si ritengono commessi in occasione dell’accompagnamento presso gli uffici di polizia locale di persone controllate o arrestate. Inoltre emergono accuse di peculato di somme di denaro di un modesto quantitativo di droga leggera. Questi sarebbero stati sottratti in occasione di perquisizioni e controlli, contestati ad alcuni operatori della polizia locale di Genova appartenenti al reparto sicurezza urbana”. Specificamente si parla di tre pestaggi da parte della locale – di cui uno ai danni di un minorenne. In più, un agente in seguito a un sequestro di un immobile avrebbe trattenuto per sé 1200 euro, mentre un altro, dopo un’operazione legata allo spaccio, avrebbe sottratto una piccola quantità di cannabis.”
Il secondo procedimento riguarderebbe presunti episodi di corruzione e violazione del segreto.
Su Gambino, difeso dall’avvocato Rachele DeStefanis, pende l’accusa di “episodi di asservimento – si legge in una nota della procura di Genova – delle proprie funzioni in favore di quattro imprenditori. L’episodio riguarda la trattazione di pratiche amministrative inerenti i settori dei pubblici spettacoli, della viabilità, del trasporto pubblico”. Ma anche “nell’affidamento di contratti pubblici relativi all’assistenza residenziale e accoglienza di persone appartenenti a categorie socialmente vulnerabili. In particolare migranti, e tra questi i minori stranieri non accompagnati, a fronte della corresponsione (o relativa promessa) di denaro, utilità varie, nonché di un sostegno elettorale”. A Giurato sono contestate “presunte indebite rivelazioni di segreti di ufficio attribuite all’ex assessore e al comandante della polizia municipale riguardanti la diffusione, in prossimità delle elezioni comunali di notizie inerenti un procedimento penale riguardante un sinistro stradale in cui è stata coinvolta la candidata alla carica di sindaco”. Le operazioni della polizia sono volte ad acquisire documenti presso gli uffici del Comune ma anche dell’Asl, di Amt e della prefettura.
Genova, l’incidente in cui era stata coinvolta Salis
Quando la procura parla del sinistro stradale in cui era stata coinvolta Salis, si riferisce all’incidente di un anno fa. A sollevare il caso fu negli ultimi giorni di campagna elettorale il quotidiano “La Verità”. Secondo la versione diffusa dal giornale, la neo prima cittadina avrebbe percorso un incrocio in auto senza rispettare il semaforo rosso, travolgendo una donna. In realtà, come è emerso dal verbale e da un altro documento di cui GenovaToday era entrato in possesso, Salis era passata con il semaforo verde. Inoltre la stessa scese subito dopo dalla sua auto per prestare soccorso alla vittima.
