
Fonte immagine: infopal.it
Gli USA, o, meglio, il Presidente Trump, ha rotto ogni indugio ben prima delle due settimane delle quali lo stesso tycoon aveva parlato. Qualche ora fa, infatti, Donald Trump ha confermato di aver colpito tre siti nucleari iraniani. La risposta di Teheran non si è fatta attendere. Esplosioni, non si sa se dovute allo scudo di difesa o per obiettivi colpiti, si sono sentite addirittura a Gerusalemme.
Gli USA hanno colpito tre obiettivi
Il presidente americano Donald Trump ha confermato che le forze armate statunitensi hanno colpito tre siti nucleari in Iran – Fordow, Isfahan e Natanz – con bombardieri stealth B-2 e bombe “bunker buster” da 30.000 libbre, unendosi formalmente all’offensiva aerea israeliana. L’Iran ha reagito qualche ora dopo. Teheran ha lanciato un’ondata di missili, secondo l’esercito israeliano tra i 20 e 30, ore dopo l’attacco americano. L’obiettivo dichiarato è smantellare il programma nucleare iraniano e indebolire l’Iran, nemico storico degli Usa.
Una decisione che arriva sulla scia degli attacchi israeliani
La decisione arriva dopo che Israele da oltre una settimana sta bombardando difese aeree e missilistiche iraniane. Teheran tuttavia ha avvertito: “Si tratta di atti oltraggiosi con conseguenze eterne”. Il ministro degli Esteri Araghchi ha affermato su X che “l’Iran si riserva tutte le opzioni per difendere la propria sovranità e i suoi interessi”, citando l’articolo 51 della Carta ONU. Dopo gli attacchi americani, fiamme erano visibili a Fordow, come riferito dall’agenzia Fars. Trump ha sentito Netanyahu subito dopo le operazioni. L’Iran dichiara che non ci sono segni di contaminazione nucleare dopo i raid, ma la tensione internazionale è a livelli altissimi.
2 thoughts on “Gli USA rompono gli indugi: operazione “chirurgica” sull’Iran”