
Trump annuncia la tregua: “Il cessate il fuoco è ora in vigore, non violarlo”
Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 627. Trump ha annunciato che il cessate il fuoco tra Israele e Iran “è ora in vigore”. Per il presidente americano la tregua “metterà fine a quella che dovrà essere chiamata la guerra dei 12 giorni”. I media di Teheran confermano l’inizio della treguadalle 6 (ora italiana) di questa mattina. Precedentemente la Repubblica Islamica aveva fatto sapere che se “il regime israeliano” avesse cessato “la sua aggressione non abbiamo intenzione di continuare la nostra risposta”.
Israele ha giustificato la volontà di giungere a una tregua voluta da Trump
Israele ha ribadito il vero obiettivo primario: il programma nucleare iraniano, e non un cambio di regime. “La doppia minaccia esistenziale atomica e missilistica dell’Iran è stata eliminata”. Prima dell’entrata in vigore della tregua, sono tornate a suonare le sirene di allarme a Tel Aviv e un missile lanciato dall’Iran nel sud di Israele ha causato la morte di almeno quattro persone a Beer Sheva.
Intanto sembrerebbe essere stata violata dall’Iran
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha detto che ci sarà una reazione “contro obiettivi del regime nel cuore di Teheran” per la presunta violazione della tregua da parte dell’Iran, il quale avrebbe lanciato un missile verso lo Stato ebraico.
Il concetto di Tregua annunciato da Trump: il suo significato…
Il concetto di tregua, nella storia, indica una sospensione temporanea delle ostilità tra due o più parti belligeranti. Questa sospensione può essere stabilita per vari motivi, come raccogliere i feriti, seppellire i morti, svolgere attività igieniche, o semplicemente per prendere ordini e istruzioni. Le tregue possono riguardare tutto il teatro di guerra o solo specifici settori. Esempi storici:
La Tregua Olimpica:
Nata nell’antica Grecia, la Tregua Olimpica o “Ekecheiria” mirava a garantire la sicurezza dei Giochi Olimpici, permettendo a persone provenienti da diverse città-stato, spesso nemiche, di recarsi ad Olimpia senza timore di essere attaccate. Questa tregua, che si estendeva per un periodo prima, durante e dopo i giochi, permetteva a tutti, atleti, spettatori e artisti, di viaggiare in sicurezza verso e da Olimpia per partecipare o assistere ai giochi. Il concetto è stato ripreso nel XX secolo per promuovere la pace e il dialogo attraverso lo sport, con il sostegno dell’ONU e del Comitato Olimpico Internazionale.
La Tregua di Natale:
Un esempio famoso è la Tregua di Natale del 1914, durante la Prima Guerra Mondiale, quando soldati britannici, francesi e tedeschi interruppero le ostilità per scambiarsi auguri, doni e giocare a calcio nelle trincee. Soldati di entrambi gli eserciti si incontrarono nella “terra di nessuno”, dimostrando la capacità e la possibilità di mettere da parte tutto riscoprendo antichi ma sempreverdi valori. Non fu il risultato di un accordo ufficiale tra i governi o i comandi militari, ma un’iniziativa spontanea dei soldati. Le lettere e i diari dei soldati testimoniano un clima di fratellanza e umanità, con scambi di cibo, sigarette e ricordi. La tregua di Natale è ricordata come un momento di speranza e umanità in mezzo alla brutalità della guerra, ed è stata oggetto di libri, film e opere teatrali.
La Tregua di Dio:
Nel Medioevo, la Chiesa promosse la “Tregua di Dio”, un’iniziativa che cercava di limitare la violenza durante periodi specifici, come le festività religiose o i giorni di mercato, con l’obiettivo di mitigare la brutalità dei conflitti. L’azione della Chiesa si era resa indispensabile per cercare di porre un freno a una condizione permanente di violenza. Soprattutto in Francia, dopo il collasso dell’Impero carolingio sul finire del nono secolo, la situazione interna era diventata insostenibile a causa dei continui scontri tra i vari signori (feudatari) locali che si contendevano il controllo del territorio. In area tedesca approdò decenni dopo con il nome di Landfrieden.
Il suo valore oggi
Questi esempi dimostrano come la tregua, pur essendo un’interruzione temporanea, possa assumere significati e scopi diversi, riflettendo le diverse esigenze e motivazioni dei belligeranti nel corso della storia. Oggi il concetto di tregua appare forse ridimensionato rispetto al passato, in quanto intriso di dubbi e pregiudizi contro interessi economici e politici che vanno oltre il concetto più intimo ed intenso che la tregua ha assunto nel corso della storia. Tuttavia deve essere un nuovo inizio, un dies a quo dal quale far partire un nuovo modo di vedere le cose, anteponendo all’interesse della guerra un più forte interesse alla pace ed alla convivenza possibile fra popoli diversi.