
Galli sbotta: “Siamo una nazione fallimentare”
Con onore e attaccamento alla maglia, l’Italia Under 21 è uscita ai quarti di finale dell’Europeo contro la Germania. Ma resta sempre vivo il problema dei giovani italiani. Giuseppe Galli, agente del calciatore Alessandro Bianco – che ha partecipato all’Europeo – ha parlato di questa tematica nel corso del suo intervento ai microfoni di Stile Tv.
Ecco le sue parole alla trasmissione ‘Salite sulla Giostra’: “Bianco? Rientra a Firenze. Ho sempre sostenuto i giovani, una volta Sabatini disse che i giovani italiani non crescono, ma non sono d’accordo perché di giovani italiani bravi ce ne sono tanti, ma fanno fatica a giocare nei club. Nell’Under 21 l’unico giocatore che ha 33 presenze in serie A è proprio Bianco. Non è una crisi di movimento ma di mentalità e di coraggio. Stiamo ancora cercando giocatori di 34 e 36 anni e spesso si cercano stranieri, ma il problema viene dall’alto”.
Galli sbotta: “Siamo una nazione fallimentare”
Ha inoltre, evidenziato: “Siamo una Nazione fallimentare e vogliamo credere che non lo siamo. Noi dobbiamo far crescere i giovani e venderli, qui invece si pensa solo al risultato sportivo senza guardare al bilancio. Dovrebbe essere invece proprio l’opposto. Se una società sportiva ha 300 milioni di debiti, non deve poter acquisire i giocatori, ma risanare il bilancio e poi mettersi alla pari. Nel calcio invece si può far tutto, fuori dal calcio un’azienda va in fallimento se ha 100 milioni di debiti”.
“Ho sempre sostenuto che un debito possa esserci, ma non oltre di 50 milioni. Capisco perché i club vanno a prendere giocatori fuori, perché non ci sono fideiussioni a garanzia e questo per i giocatori italiani è una penalizzazione incredibile. Dicono tutti che in serie C fanno giocare i giovani, ma è una buffonata. Si dovrebbe fare una ristrutturazione dei campionati: se non si possono tenere 60 squadre, se ne fanno 40, ma tutte in regola. Sono sempre le stesse magagne e non va bene”.
“Poi dicono che gli agenti sono il male del calcio. Come associazione abbiamo chiesto vari incontri, mandato diverse mail, ma non ci rispondono neanche. Perché non c’è la volontà di risolvere i problemi”.