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McMurtry è uno scrittore cult per gli amanti del genere western. Einaudi sta ripubblicando i più grandi successi dello scrittore texano. Di seguito quanto scrive Il Mattino nell’edizione odierna.
McMurtry, Cavallo Pazzo ed altri successi
Così Il Mattino: “È appena uscito Cavallo Pazzo, biografia del più famoso capotribù dei Sioux, simbolo della resistenza indiana. Di lui, Tashunka Uitko come lo chiamavano i suoi, McMurtry vuole raccontare l’uomo e non il mito, dalla pagina eroica nella battaglia del Little Bighorn alla fine tragica a Fort Robinson.” Poi continua: “Il guerriero indiano visse gran parte della sua esistenza da solo nelle praterie raccontando di sé a pochissimi. Prima di questa biografia Einaudi ha pubblicato le quattromila pagine della quadrilogia. Questa è iniziata da Lonesome Dove che valse a McMurtry il premio Pulitzer per la narrativa nel 1986, e chiusa da Luna Comanche. In mezzo, Le strade di Laredo e Il cammino del morto. Protagonisti, in un arco temporale che va dalla fine della Guerra civile americana ai primi del Novecento, sono i Texas Rangers. Sono amici da una vita, Woodrow Call e Gus McCrae, dalle personalità opposte.”
Dalle donne ai paesaggi del western
Ancora il quotidiano partenopeo: “Le donne dei romanzi di McMurtry spesso se non sempre risultano più intelligenti dei cowboy ma hanno poche possibilità per dimostrare la loro superiorità, per la maggior parte del tempo sono occupate a evitare di essere stuprate. Sullo sfondo delle storie, pianure sconfinate costellate di boscaglie di Chaparral e Mesquite, mezzogiorni di fuoco, albe incandescenti, cittadine appena spuntate dal nulla formate da quattro case, un bordello e un saloon dove si servono litri di whiskey, gallette di lievito naturale, pancetta fritta e fagioli. Le temperature sono polari d’inverno e bollenti d’estate. Gli sceriffi mandano alla forca i ladri di cavallo, sono più teneri con gli assassini. Per le vie, per lo più deserte e spazzate dal vento che alza nuvole di polvere continuamente, scorrazzano cani randagi e maiali giganti talmente famelici che di notte scavano con il muso nei terreni di cimiteri improvvisati e si nutrono di cadaveri, lasciando resti di ossa e di cranio in giro per la città.”
Lo “scandalo” de «I segreti di Brokeback Mountain»
Se non riuscì a smitizzare luoghi e paesaggi del western con la sua quadrilogia, McMurtry “Si prese la rivincita firmando la sceneggiatura, con la quale vinse l’Oscar nel 2006, del film «I segreti di Brokeback Mountain», con protagonisti due cowboy innamorati l’uno dell’altro. Uno scandalo per un genere in cui tutti gli uomini sono esempi di virilità all’ennesima potenza, galoppano, sparano, uccidono, bevono, sono pronti in ogni momento a rinunciare a tutto. Chi sostiene che il vero romanzo americano sia stato scritto da McMurtry forse non ha torto.”
