Immagine creata con IA
Quella dei morti sul lavoro in Italia è una strage silenziosa che vede aumentare giorno per giorno le vittime. Solo nella giornata di ieri, da Nord a Sud, la conta macabra delle vittime ha toccato quota cinque. Il dramma si consuma con un copione che si ripete colpendo operai, agricoltori e dipendenti in ogni angolo della penisola, trasformando luoghi di produzione in scenari morte.
Morti sul lavoro, continua la triste conta
Cinque morti, da Napoli fino al Piemonte. A Scampia, nel capoluogo campano, Marco Iazzetta, di 63 anni, si è spento dopo quasi due mesi di agonia in ospedale. Cadde il 10 settembre scorso da un’altezza di un piano in una palazzina in costruzione. La caduta concluse tragicamente la sua vita di operaio edile. Al Nord, a Crevoladossola in Piemonte, Tarcisio Valci, di 56 anni e anch’egli operaio, è morto sul colpo. E’ caduto ieri mattina dal cassone di un autocarro all’interno della ditta Ossola Marmi e Graniti. Simile sorte è toccata a un operaio di 31 anni di origini indiane nel Bresciano, deceduto dopo un volo di dieci metri all’interno di una cava. A San Giorgio Piacentino, nel Piacentino, un uomo di 64 anni è stato travolto accidentalmente da un muletto nel cortile aziendale. E’ morto sul colpo, in attesa di chiarire se fosse un dipendente o un esterno. Il bilancio di questa singola giornata si completa in Sardegna, dove un agricoltore di 51 anni ha perso la vita, travolto dal suo trattore nelle campagne tra Tergu e Nulvi.
Il Governo corre ai ripari
Il recente Decreto Legge varato dall’ultimo Consiglio dei Ministri introduce una serie di misure per un valore complessivo di circa 900 milioni di euro. Tra queste spiccano il badge di cantiere obbligatorio per i lavoratori delle ditte committenti, appaltatrici e in subappalto. Si tratta di una tessera di riconoscimento dotata di un codice univoco anti-contraffazione e premi destinati alle aziende virtuose. Il provvedimento prevede anche borse di studio fino a settemila euro per gli orfani delle vittime e nuove assunzioni di ispettori e Carabinieri per rafforzare i controlli.
Misura non sufficiente per il mondo sindacale
La CGIL, pur riconoscendo l’efficacia potenziale del badge digitale, sottolinea come il provvedimento nel complesso “non incida in alcun modo sul modello di impresa responsabile di stragi continue. Un modello basato su precarietà, subappalti a cascata, mancato rispetto dei CCNL, compressione di costi e di diritti”. In questo contesto di pressante emergenza, l’ex Presidente della Camera e candidato per il centrosinistra in Campania, Roberto Fico, ha rilanciato una proposta già avanzata dal Movimento Cinquestelle. Sarebbe l’istituzione di una Procura ad hoc per la sicurezza dei cantieri, sottolineando la necessità di maggiori investimenti sulla sicurezza del lavoro per fermare l’inaccettabile bilancio di morti e feriti.
