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Dalla Tunisia buone notizie. Valentina Greco, 42enne cagliaritana residente da alcuni anni a Sidi Bou Said é stata ritrovata. Lo riferisce in una nota la Farnesina. Nel documento si legge che “l’ambasciata d’Italia a Tunisi, grazie alla eccellente collaborazione con le autorità tunisine”, è riuscita a ritrovare la cittadina italiana che aveva interrotto i contatti con la sua famiglia da alcuni giorni. Sono in corso verifiche mediche, ma le apparenti condizioni della connazionale non desterebbero al momento particolari preoccupazioni. La famiglia è stata avvertita e ogni ulteriore informazione verrà offerta dalla famiglia stessa. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto una telefonata di cortesia alla madre della connazionale per informarla. Secondo quanto appreso da fonti qualificate la donna è stata ritrovata dalla polizia all’interno della sua casa a Tunisi. Sembra si stesse nascondendo e al momento sono da chiarire i motivi del suo comportamento.
Tunisia, le dichiarazioni dei familiari di Valentina Greco
“Vogliamo capire bene cosa sia successo, quindi no comment”, ha detto il fratello Alessio. La madre di Valentina, Roberta Murru, non ha nascosto la sua gioia: “Sono felicissima, ci ho appena parlato. La gendarmeria l’ha trovata in casa, era priva di sensi: è stata portata subito in ospedale. Ci siamo sentite: non so altro, so solo che sta bene. Non poteva aver lasciato i gatti a casa da soli, lo sentivo. Era un particolare fondamentale”. La mamma si sta preparando per raggiungere Valentina: “Stiamo preparando tutto per andare subito da lei”.
Particolari da chiarire
La vicenda mostra contorni da chiarire e le indagini, con ogni probabilità, cercheranno anche di verificare se ci sia un nesso con l’impegno di Valentina come attivista dei diritti umani, soprattutto ai diritti delle donne. Le ricerche delle autorità locali, in collegamento con i carabinieri di Cagliari che avevano raccolta la denuncia di scomparsa da parte della famiglia, hanno portato i frutti sperati. Anche la Farnesina ha avuto i suoi meriti, dato che segue le vicende degli italiani all’estero. La polizia tunisina aveva già effettuato un sopralluogo nell’appartamento della donna, risultato in ordine, anche se mancherebbero computer e telefono cellulare. La famiglia ha passato giorni di ansia. Il padre Giovanni Greco e la madre Roberta Murru gestiscono un’edicola in via Is Mirrionis a Cagliari, a pochi metri dall’ospedale Santissima Trinità.
