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Il giallo di Villa Pamphili volgerebbe alla conclusione. Un cittadino americano, 46enne, è stato fermato a Skiathos, in Grecia, dalla polizia italiana. Gli agenti lo avrebbero identificato come il sospettato omicida della donna e della bambina morte proprio nel parco di Villa Pamphilj a Roma. Si chiama Rexal Ford e avrebbe dei precedenti negli Stati Uniti.
Villa Pamphili, nessuna novità per la Questura di Roma
Per la Questura di Roma non ci sono, al momento, novità. “Quando le avremo”, si fa sapere, le “comunicheremo”. Per riconoscerlo determinante sarebbe stato il racconto di un teste che avrebbe visto la donna e l’uomo litigare e ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. L’uomo ha tratti latini e sarebbe stato isolato in un’immagine delle telecamere di vigilanza con in braccio la bambina che indossa la tutina rosa poi recuperata nella spazzatura. Già in mattinata erano iniziate ad arrivare le prime informazioni sull’identità della donna e della bambina. Le due potrebbero infatti essere americane come anche l’uomo che potrebbe averle uccise a distanza di giorni. Gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo ma le testimonianze fin qui raccolte sembrano condurre in questa direzione.
La svolta da “Chi l’ha visto?”
Come riporta il quotidiano Il Messaggero, gli investigatori sono arrivati alla svolta grazie a una segnalazione arrivata mercoledì sera al programma tv ‘Chi l’ha visto?’. Durante la trasmissione un telespettatore ha chiamato ricordando che giorni prima del ritrovamento aveva visto litigare animatamente una donna e un uomo non lontano da Villa Pamphilj. Una lite accesa e violenta tanto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto era arrivata una volante della polizia che aveva identificato la donna e l’uomo che sarebbe già fuggito all’estero e per questo già ieri è stato diramato, a scopo cautelare, a tutte le forze di polizia internazionali il suo nome. Sarebbe ricercato con l’accusa di duplice omicidio aggravato.
La ricostruzione dei fatti
Gli investigatori hanno ricostruito gli ultimi giorni di vita della ragazza che aveva 29 anni e di sua figlia. Nella settimana precedente al ritrovamento utilizzavano i tavoli del mercato San Silverio, nella zona di San Pietro, per mangiare e i bagni per lavarsi. “Il volto era sempre nascosto dal cappellino, gli occhiali da sole e una barba. Era molto alto, robusto e aveva un atteggiamento minaccioso. Li ho sentiti parlare solo una volta e parlavano in inglese tra di loro” avrebbe riferito un commerciante. Mentre un clochard ha ricordato: “Quell’uomo era un violento. Un mese fa ha aggredito un bambino che stava giocando e lo aveva disturbato”.
