Fonte foto: Manuela Moreno
“Bambini senza nome”: il Premio Luchetta 2025 illumina le periferie del mondo e difende i diritti dell’infanzia.
Il Premio Luchetta 2025, giunto alla sua XXII edizione, torna come appuntamento annuale dedicato al giornalismo internazionale che difende i diritti dell’infanzia. Lo speciale televisivo, intitolato “Bambini senza nome”, andrà in onda su Rai1 il 6 dicembre in seconda serata, portando all’attenzione del grande pubblico le storie di bambini vittime di guerre, povertà e violenze.
Il Premio nasce per ricordare i giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota e Dario D’Angelo, uccisi da una granata a Mostar il 28 gennaio 1994, e Miran Hrovatin, assassinato insieme a Ilaria Alpi a Mogadiscio il 20 marzo dello stesso anno. La loro memoria è diventata missione della Fondazione Luchetta, che da oltre trent’anni mantiene uno sguardo vigile sulle trincee e sulle periferie del mondo, dove i diritti dei bambini vengono calpestati e violati.
Un premio che raccoglie voci dal mondo
Il Premio Luchetta raccoglie e condivide centinaia, migliaia di reportage provenienti da ogni parte del pianeta. È una grande occasione per accendere i riflettori sulle realtà più drammatiche, sollevando il velo dell’indifferenza sulle tragedie che si consumano quotidianamente a danno dei più piccoli. Ogni edizione diventa così uno sguardo sul “mondo che fa”, un invito a non distogliere l’attenzione dalle storie di chi non ha voce.
La conduzione di Manuela Moreno
A guidare la serata sarà la giornalista Manuela Moreno, volto storico della Rai e professionista da sempre attenta alle tematiche sociali e internazionali. La sua conduzione darà ritmo e autorevolezza al racconto, accompagnando il pubblico tra le inchieste premiate e le testimonianze della Fondazione.
Accanto a lei, la voce di Daniela Schifani Corfini, moglie di Marco Luchetta e presidente della Fondazione, offrirà uno sguardo concreto sul lavoro quotidiano svolto a sostegno dei bambini.
La giuria e il contributo artistico
La giuria del Premio Luchetta 2025, presieduta dal giornalista Marco Damilano, ha selezionato i vincitori tra i reportage che meglio hanno saputo illuminare le difficoltà vissute dai bambini nel mondo.
La serata si arricchirà inoltre del contributo di Flavio Insinna, che interpreterà alcune poesie legate ai temi trattati, offrendo un momento di riflessione emotiva e profonda.
Un faro di responsabilità civile
Il Premio Luchetta non è soltanto un riconoscimento giornalistico, ma un atto di responsabilità civile. Ogni anno ricorda che il giornalismo può e deve essere strumento di denuncia, capace di dare voce agli invisibili e di trasformare l’informazione in impegno concreto.
Con “Bambini senza nome”, l’edizione 2025 rinnova la sua missione: raccontare le periferie del mondo e difendere i diritti dell’infanzia, affinché nessuna tragedia resti sepolta nell’indifferenza.
