Dalla radio al palco, la settima edizione del concorso celebra autenticità, talento e nuove opportunità.

La settima edizione del Concorso Nazionale The New Talent si prepara a sorprendere il pubblico con un mix di innovazione e tradizione. L’evento, diretto artisticamente da Gianni Magi, si distingue quest’anno per l’introduzione di un televoto social preliminare, affiancato dal voto del pubblico in sala e dalla valutazione della giuria tecnica. Una formula che rende la partecipazione più coinvolgente senza alterare l’autorevolezza del giudizio finale. Tutte le tappe saranno trasmesse in diretta radiofonica dalle emittenti partner, mentre i premi in palio spaziano dai contratti discografici agli inserimenti in agenzie di spettacolo, fino a masterclass e opportunità di visibilità davanti a professionisti del settore.
Il ruolo delle radio
A sottolineare l’importanza della diffusione musicale, Sasy Ricciardi, direttore di Radio Mia, Radio People Fly e Radio On Play, ricorda come la radio resti un mezzo insostituibile: “La radio non chiede attenzione costante, ma riesce a entrare nei pensieri. È il canale più rapido, efficace e democratico per arrivare alle orecchie di tante persone”. Rispetto alle piattaforme digitali, la radio offre un contesto umano, la credibilità delle voci e la selezione editoriale: elementi che nessun algoritmo può replicare.
Emozione e conduzione
Sul palco, la conduzione sarà affidata a Mattia Zuffellato, che vive l’esperienza con entusiasmo: “Per me musica e comunicazione non sono solo passioni, sono la mia vita. Sarà speciale perché, oltre a presentare, avrò modo di cantare anche un paio dei miei brani inediti: un piccolo sogno che si realizza”.
La giuria tecnica
La giuria tecnica porta con sé criteri e aspettative precise. Roberto Rosati guarda all’impostazione scenica, al colore della voce e alla capacità di trasmettere emozioni. Federico Grossi sottolinea l’importanza della tenacia: “Ho visto tanti artisti cadere per mancanza di perseveranza. Dopo il talento, la qualità più importante è non arrendersi mai”. Marco Di Maio si aspetta che i concorrenti sappiano emozionare il pubblico e mostrare la versione migliore di sé. Per Clizia, referente della Regione Puglia, il sostegno istituzionale è cruciale: “Spesso mancano conoscenza e informazione sui fondi disponibili. Programmi come Galattica e Puglia Cultura dimostrano che l’arte può diventare professione, ma serve credere nel proprio talento e non fermarsi mai”. Manuela Lettieri chiarisce il suo approccio: “La mia valutazione personale si baserà sull’espressione che comunicherà l’artista durante la sua performance, perché anche una bellissima voce deve essere sempre accompagnata da una mimica facciale espressiva e da una postura spontanea che permetta di comunicare e interagire col pubblico”.
Le voci degli artisti
Gli artisti in gara portano sul palco storie e stili diversi.
- Felisia Romano con “Ipocrisia” di Angela Luce invita a riflettere sull’autenticità e sul rifiuto delle false apparenze.
- Odlà Bob propone un reggae soul mediterraneo con influenze arabe e testi di identità e riscatto sociale.
- Giovanni Cimmino (JOJO) partecipa per mettersi in gioco e crescere artisticamente.
- Miriam racconta una passione ereditata dal canto dello zio, anch’egli concorrente.
- Ciro Ventre vive la sfida quotidiana dello studio e del miglioramento.
- Ludovico Special, con il suo nome d’arte, vuole dare speranza: “Sono un ragazzo autistico e la musica è la mia forza. Se ce l’ho fatta io, possono farcela anche altri”.
- Angelica Lavino guarda al futuro con fiducia, immaginando nuove opportunità dopo questa esperienza.
Un concorso come viaggio
The New Talent non è solo un concorso, ma un viaggio che intreccia storie personali, sogni e professionalità. La settima edizione si annuncia come un palcoscenico di autenticità, dove la musica diventa linguaggio universale e occasione di crescita. Tra innovazioni tecnologiche, sostegno istituzionale e la forza delle voci emergenti, il concorso conferma la sua missione: dare spazio ai nuovi talenti e trasformare le passioni in opportunità concrete.

