
Fonte foto: on. Giusi Princi
Grecità calabrese come motore di sviluppo culturale e istituzionale tra Calabria e Grecia

Nella suggestiva cornice tra Bova e Reggio Calabria, territori simbolo dell’identità grecanica, si è celebrato un evento di forte valore simbolico e strategico: il conferimento della cittadinanza onoraria all’europarlamentare greca Eleonora Meleti. Un gesto che sancisce un legame profondo tra due realtà geograficamente distanti, ma unite da una comune matrice culturale e linguistica.
Un percorso condiviso per valorizzare le radici comuni
La cerimonia, svoltasi tra l’autenticità dell’entroterra di Bova e il prestigio istituzionale di Reggio Calabria, ha rappresentato il culmine di un percorso fortemente voluto dalla Vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi, che attraverso un’intensa attività di comunicazione anche attraverso i social ha promosso ogni fase dell’iniziativa. Il suo impegno nella valorizzazione delle identità storiche e delle minoranze linguistiche si è trasformato in una visione concreta per il rilancio del territorio calabrese.
L’impegno europeo di Eleonora Meleti
Accogliere una figura del calibro di Eleonora Meleti, giornalista, divulgatrice culturale e oggi autorevole europarlamentare, significa proiettare la grecità calabrese su un piano europeo, conferendole dignità, visibilità e prospettive nuove. Il suo riconoscimento come cittadina onoraria di Bova non è soltanto un atto formale, ma il segnale tangibile della volontà di costruire un ponte solido tra la Calabria e la Grecia.
Grecità calabrese: identità e leva di sviluppo
In un contesto mediterraneo segnato da sfide comuni e opportunità condivise, la grecità calabrese si rivela una leva strategica per progettualità concrete: turismo culturale, cooperazione internazionale, scambi educativi, salvaguardia del patrimonio immateriale. Temi che trovano spazio anche nell’agenda politica europea grazie alla sensibilità e all’impegno di figure istituzionali come Meleti.
Riconoscimenti e sinergie istituzionali
Il plauso va al Sindaco di Bova, Santo Casile, al Vicesindaco Gianfranco Marino e all’intera amministrazione comunale, per l’eccezionale organizzazione e l’ospitalità offerta. Un ringraziamento esteso anche alle istituzioni reggine che hanno contribuito al successo dell’iniziativa, confermando una visione di collaborazione territoriale ampia e inclusiva.
Un Sud che si racconta al futuro
L’incontro tra la Calabria grecanica e la penisola ellenica non è soltanto un omaggio alle origini, ma un investimento sulla capacità delle identità locali di generare valore economico e sociale. Le minoranze linguistiche, spesso percepite come fragili, diventano invece protagoniste di un racconto potente: quello di una cultura che resiste, si rinnova e guarda avanti.
Bova e Reggio Calabria: radici e visione europea
Bova e Reggio Calabria, in questo scenario, assumono un ruolo complementare: uno come scrigno delle radici, l’altro come piattaforma istituzionale proiettata verso l’Europa. Insieme testimoniano un Sud capace di dialogare con il mondo partendo da ciò che ha di più prezioso: la sua autenticità.
Un Mediterraneo che unisce
L’evento ha rappresentato anche un’opportunità per rafforzare relazioni istituzionali e internazionali, confermando quanto la cultura e le radici comuni possano diventare strumenti di diplomazia e sviluppo. Un messaggio chiaro: il Mediterraneo non è solo mare che divide, ma spazio che unisce, attraverso la storia, la lingua e i valori condivisi.
Le dichiarazioni a caldo dell’on.Princi sui suoi profili social: “Nella splendida cornice di Bova, è stato celebrato il legame profondo tra la Grecia e l’area grecanica di Reggio Calabria: due realtà geograficamente distanti, ma unite da secoli di storia, da una lingua che resiste e da una volontà comune di crescita, sviluppo e cooperazione.
Ho avuto l’onore di accogliere, nella meravigliosa terra greca di Calabria, l’amica e collega Eleonora Meleti che ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal Comune di Bova, per l’impegno nel salvaguardare le comuni identità storiche e tutelare le minoranze linguistiche. Sono certa che Eleonora riuscirà a promuovere un solido ponte tra l’area grecanica di Calabria e la bellissima penisola greca, diventandone altresì ambasciatrice a livello europeo.
Non è stata solo una cerimonia simbolica, ma il risultato di un percorso che ho fortemente voluto e costruito con determinazione, convinta che le nostre radici comuni possano generare visioni condivise e nuove opportunità per i nostri territori.
Un ringraziamento sentito va al Sindaco Santo Casile, al Vicesindaco Gianfranco Marino e a tutto il Comune di Bova per la visione, l’eccellente organizzazione e l’ospitalità, simbolo di una Calabria che guarda avanti partendo dalle sue radici.
Perché la grecità calabrese non è solo memoria, ma una leva strategica per progetti concreti: turismo culturale, cooperazione internazionale, scambi educativi e sviluppo sostenibile.
Da queste radici antiche possono nascere opportunità economiche e turistiche reali, capaci di generare valore, occupazione e attrattività per entrambe le sponde del Mediterraneo”.
Salve ho letto l’ articolo ed è molto inciso e interessante, faccio i miei complimenti a chi l’ ho ha scritto e cioè alla giornalista Anastasia Marrapodi, davvero molto brava.
Grazie