Fonte immagine: La Testata Magazine
Hermann Nitsch é un artista contemporaneo. Fu fondatore dell’Azionismo viennese, insieme a Günter Brus, Otto Muehl, Rudolf Schwarzkogler. Fino al 30 Novembre 2025 si potrà ammirare al Museo Diocesano di Brescia la mostra antologica dedicata all’artista – “ Hermann Nitsch . Corpo- Sacro- Mito” a cura di Ilaria Bignotti in collaborazione Nitsch Foundation di Vienna. L’esposizione è gode della collaborazione la galleria IAGA Contemporary Art di Cluj-Napoca. L’esposizione accoglie una selezione di opere di grandi dimensioni, nelle quali i riferimenti iconografici a temi mistici e religiosi incontrano i linguaggi dell’Informale.
Nitsch, i primi lavori
I suoi primi lavori pittorici mixano echi espressionisti a soggetti di carattere biblico e religioso. L’artista si ispira a Michelangelo e Caravaggio, Rembrandt ed El Greco, a Van Gogh e Eduard Munch, Gustav Klimt ed Egon Schiele, al primo Kandinskij e ad Oskar Kokoschka. Nitsch arriva fino all’Informale con grumi, colate e macchie prevalentemente nei toni del rosso, finché, come racconta Nitsch stesso a Danielle Spera durante una lunga conversazione – sulla parete dell’atrio dell’appartamento dipinse una pittura sul tema della transustanziazione. Oggi quell’opera intitolata Brot und Wein (Pane e vino), una colata di pittura rosso sangue, è parte dell’American Glenston collection.
Le primi sperimentazioni teatrali
Nelle prime sperimentazioni teatrali si rintracciano echi della lezione di Antonin Artaud e del wagneriano concetto di Gesamtkunstwerk, l’opera d’arte totale, e il conseguente coinvolgimento dello spettatore. Naturale unione delle due cose sono quindi le prime azioni pittoriche, dette Malaktionen che, ispirate all’ambito psicanalitico, soprattutto freudiano, diventano atti di disturbo scientemente concepiti per stimolare l’emersione dal profondo di immagini rimosse e fatti sedati, cancellati. Le azioni diventano sempre più dinamiche, intense e drammatiche: includendo sangue, corpi di animali smembrati e attori crocifissi e portati in processione con una gestualità che evoca cerimoniali sacri e liturgie religiose.
L’acquisto del Castello di Prinzendorf
Nel 1971 Nitsch acquista dalla Chiesa cattolica il Castello di Prinzendorf, in Bassa Austria, che diventa teatro delle sue azioni, evolute sino coinvolgere un ampio numero di spettatori e performers. A partire dagli anni Novanta il valore della sua opera viene riconosciuto a livello internazionale, mentre nell’ultimo periodo, sino alla morte avvenuta nel 2022 si concentra sul tema della resurrezione della pittura con una intensificazione dell’intervento grafico.
