Intelligenza artificiale al servizio della progettazione urbana: tra cultura, percezione e sostenibilità
L’intelligenza artificiale (IA) non è più una tecnologia del futuro: è il presente che plasma le nostre città, il modo in cui viviamo e perfino come percepiamo il tempo e lo spazio urbano. In questo scenario di continua evoluzione, l’appuntamento di giovedì 31 luglio 2025 presso la Biblioteca Pietro De Nava di Reggio Calabria offrirà uno spazio di riflessione su come l’IA possa guidare nuove progettualità urbane, non solo dal punto di vista tecnico ma anche culturale e percettivo.
L’evento, dal titolo “Intelligenza Artificiale e nuove progettualità urbane: applicazioni pratiche”, vedrà protagonisti l’architetto Roberto Iero e l’architetta Antonella Postorino, con il coordinamento del Centro Studi Anassilaos per l’Architettura e il Paesaggio. È un’occasione preziosa per discutere come la progettazione urbana possa integrarsi con gli strumenti digitali avanzati e come questo impatto non riguardi solo il disegno degli spazi, ma anche le dinamiche sociali, ambientali ed estetiche.
Tecnologia e percezione dello spazio
L’intelligenza artificiale, quando applicata all’urbanistica, non è solo un algoritmo che ottimizza percorsi o gestisce il traffico: diventa uno strumento per comprendere meglio come le persone vivono la città. Sensori, dati ambientali, modelli predittivi e simulazioni immersive possono influenzare il modo in cui concepiamo il paesaggio urbano e la sua sostenibilità.
Ma l’aspetto più affascinante è quello legato alla percezione del tempo: tra Antico, Moderno e Contemporaneo. L’architettura, guidata dall’IA, può reinterpretare luoghi storici con uno sguardo rinnovato, rispettando l’identità del passato mentre offre nuove soluzioni per il presente. L’intelligenza artificiale permette di ricostruire, analizzare, immaginare. E la città diventa non solo un sistema di strade e edifici, ma un organismo intelligente, sensibile e adattivo.
Verso una pianificazione urbana etica
Uno dei temi emergenti nel dibattito contemporaneo è la responsabilità etica dell’intelligenza artificiale. Quando si parla di urbanistica, questo significa progettare città che siano inclusive, sicure e capaci di adattarsi ai bisogni mutevoli dei cittadini. L’intervento degli esperti all’evento porrà l’accento sulle applicazioni pratiche dell’IA, ma anche sul ruolo della cultura, della partecipazione e della consapevolezza pubblica.
In un’epoca dominata dai dati, la progettazione urbana non può limitarsi alla funzionalità: deve interrogarsi sul significato profondo degli spazi condivisi, sulla bellezza e sul senso di appartenenza. Ecco dove l’intelligenza artificiale, unita alla visione creativa degli architetti, può generare un dialogo nuovo tra tecnologia e umanesimo.
Un’intelligenza che dialoga con la cultura
L’appuntamento è inserito nel programma dell’Estate Reggina e ha il patrocinio della Biblioteca Comunale “De Nava” e dell’Associazione Anassilaos. In questo contesto, l’evento non rappresenta solo una conferenza tecnica, ma un gesto culturale: la volontà di esplorare le potenzialità dell’IA a partire da un luogo simbolico della conoscenza e della memoria cittadina.


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