
Fonte immagine: perlapace.it
In Siria torna a scorrere il sangue a causa di un attentato. Sembra che l’episodio debba ascriversi ad un gruppo islamico legato all’Isis. L’attentato ha colpito una chiesa cristiana di Damasco ed è il primo che si registra dopo la caduta del regime di Assad.
Siria, esplosione in una chiesa cristiana a Damasco
Un attentatore suicida si è fatto esplodere nella chiesa di Sant’Elia a Damasco. Lo riferiscono i media siriani, spiegando che il kamikaze aveva una cintura esplosiva. Ha azionato l’ordigno tra i fedeli della chiesa, nel quartiere di Dwelaa, mentre era in corso la Messa. Il ministero degli Interni siriano afferma che l’attentatore della chiesa di Damasco apparteneva al “gruppo terroristico Daesh”, ossia all’Isis. Ha poi aggiunto che il “terrorista suicida” avrebbe sparato all’interno della chiesa prima di farsi esplodere. Un testimone oculare ha raccontato in un video circolato online che l’attentatore è entrato e ha iniziato a sparare alle persone presenti prima di azionare il giubbotto esplosivo che indossava. Le immagini diffuse dalle testate locali mostrano scene di distruzione all’interno della chiesa e pozze di sangue, oltre alle immagini dei soccorritori che trasferiscono persone dal luogo dell’esplosione. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito, parla di 30 tra feriti e morti, ma il bilancio preciso non è ancora chiaro. Alcuni media locali hanno riferito che tra le vittime ci sono anche dei bambini.